mercoledì 12 aprile 2017

La serie della letteratura giapponese ~ 9 ~


Due foto di Suzuri


Makura no Soushi (9)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (7)

Quinto paragrafo (2)

Il nostro carro, pero, poiché era grande non è riuscito a passare sotto la porta, perciò noi dovevamo scendere avanti alla porta ed entrare nella casa camminando sopra la stuoia di paglia messa sulla terra (1).

Io mi sentivo esasperato per questa situazione, perché tanti uomini sia nobili sia popolo ci guardavano da vicino alla costruzione, ma, non avevo niente da fare.

Dopo, sono andata alla fronte dell’imperatrice e le ho espresso tutto l’andamento,

“Ma, cosa vuoi tu?” L’imperatrice mi ha detto sorridendo:
“Anche se la casa di un funzionario, tu credevi che non ci fosse nessuno che ti guarda? Come mai tu sei stata cosi imprudente?”

Allora, ho risposto:

“Ma, i membri di questa casa ci conoscono bene, quindi, se noi fossimo truccate con molta cura, loro sarebbero sorpresi anzi. Comunque, per me è incredibile che non c’è nessuna porta da far passare il nostro carro nella casa grande cosi. Io riderei Narimasa, quando lui ci appare.”

Appena finito di parlare, il padrone di questa casa Narimasa è venuto proprio nel giusto tempestivo portando gli oggetti necessari come Suzuri (2) ecc, per offrire all’imperatrice.

Io gli ho detto subito:

“Voi non siete l’uomo pieno di risorse. Perché potete essere contento di quella porta tanto piccola cosi?”

Lui invece, ha risposto con il sorriso, eludendo facilmente la mia domanda:
“Io conto di l’aver costruita per adattare la struttura di mia casa.”

N.B
(1) In questo periodo, le donne nobili non facevano vedere la loro faccia in pubblico. Naturalmente, per le ancelle, per la necessità di loro servizio, c’era l’eccezione ogni tanto. Ma, in questo caso Sei Shonagon non prevedeva questa situazione.
Poi, il motivo che era messa la stuoia di paglia sulla terra, è non per bagnare l’orlo di loro vestito perché è piovuto.


(2) Suzuri è la vaschetta normalmente fatta da pietra per stemperare l’inchiostro di china.