domenica 28 giugno 2015

La serie degli antichi racconti giapponesi (23)


Due illustrazioni di Kaguya Hime
La storia di un boscaiolo del bambù (22)


A proposito, l’imperatore, sentendo la reputazione di Kaguya Hime di cui bellezza era ineguagliabile, ha detto a una dama di corte chiamata Nakatomi no Fusako:
“Tu vai a vedere il viso di Kaguya Hime, che ha rovinato tanti uomini e ancora sta nubile.”
Fusako, quindi è andata subito a casa del vecchio boscaiolo e gli ha detto:

“L’imperatore mi ha ordinato di vedere bene la faccia di Kaguya Hime, che ha la bellezza senza pari, perciò ci sono venuta.”

“Allora, io glielo faccio sapere subito.”

Dopo aver risposto cosi, lui è entrato nel fondo e ha detto a Kaguya Hime:

“T’incontra subito a quella signora.”

Kaguya Hime ha risposto:

“Io non sono cosi bella come tutti mi apprezzano. Perché dovrò incontrarmi con lei?”

“Non lo dici con riluttanza. Non dovremmo trattare male la messaggera dell’imperatore.”

Kaguya Hime ha risposto:

“Io non considero molto onorevole di parlare con la messaggera dell’imperatore.”

E lei gli ha dimostrato la sua decisione forte di non incontrarsi con la dama di corte. Il vecchio, pensandola proprio come sua figlia, non ha potuto sollecitarla di più, perché Kaguya Hime era talmente svogliata che lui non era riuscito a osare a spingerla.
Lui quindi, tornato alla dama, ha detto:

“Purtroppo, quella figlia è ancora molto immatura e ostinata, e non vuole di vedervi.”

La dama ha detto fortemente:

“Io non posso tornare al palazzo imperiale senza vederla. In questo paese, nessuno può rifiutare l’ordine dell’imperatore. Voi non dovete dire la cosa cosi irragionevole.”

Poiché il suo tono di voce era troppo severo, il vecchio l’ha comunicato a Kaguya Hime di nuovo, ma lei, essendo più dura di averne sentito, ha detto:

“Se quella signora dice di punirmi perché non obbedisco all’ordine dell’imperatore, mi uccidete!”

mercoledì 24 giugno 2015

La serie degli antichi racconti giapponesi (22)


Due foto di Karabitsu
La storia di un boscaiolo del bambù (21)

Sapendo che quello non era la conchiglia, il signor Isonokami si sentiva male e la sua schiena era tanto curvata e rotta quanto non si poteva stare sul coperchio di Karabitu (un cassone da mettere il vestito, introdotto da Cina, ma a questo momento la gente aveva intenzione di utilizzare come la barella). Isonokami, non volendo far sapere agli altri che aveva rinunciato il suo piano dopo aver fatto il comportamento puerile, si è esaurito molto per le preoccupazioni.

Col passo del tempo, quest’ansia causata da queste gli pesava molto di più, anzi che non ha potuto prendere la conchiglia. E lui ha cominciato ad avere vergogna di stare cosi più che morire di malattia.
Kaguya Hime, sentendone, gli ha mandato una Waka di augurio di guarigione:

“Voi non mi visitate da lungo tempo. Pensate di me come il pino di Suminoe (una zona in Osaka) che nemmeno l’onda non vi arriva?
È vera la reputazione che non vale la pena di prendere Koyasu Gai per voi?”

Isonokami, nonostante che si sentiva molto male, ha scritto la risposta stentatamente sulla carta, tenuta da un suddito:

“Valeva pena per me perché voi mi avete mandato questa Waka, ma io vorrei che voi salviate la mia vita cosi indebolita.”

Dopo aver scritto cosi, lui era spento. Kaguya Hime, sentendone, ha avuto un po’ di compassione per lui.  E dopo di che, è nato il modo di dire “Kai(consultate per favore la spiegazione della sezione precedente) Ari (significa essere)” per la cosa un po’ piacevole.

domenica 21 giugno 2015

La serie degli antichi racconti giapponesi (21)


Due foto di Kanae
La storia di un boscaiolo del bambù (20)

Al tramonto di stesso giorno, Isonokami è venuto alla costruzione di Ooi Ryo e ha visto che vi era già fatto il nido della rondine. Poiché essa ha cominciato a girare alzando la coda, lui ha fatto sollevare il cesto in cui si chiudeva un uomo. Lui pero, dopo essersi frugato mettendo la mano nel nido, ha detto:
“Non trovo niente.”
Isonokami si è arrabbiato di averne sentito e ha detto:
“Sei maldestro!”
Poi, non sapendo chi era abile, ha deciso di salirci se stesso.
Lui quindi, si è messo nella cesta e sollevato. E quando la rondine ha cominciato a girare alzando la coda, si è frugato nel nido con la mano e ha toccato una roba dura e piatta.
“Io ho afferrato qualcosa nella mano. Fate mi scendere. Il vecchio, ho compiuto finalmente la opera!”
Tutti i sudditi quindi, ci si radunavano e hanno tentato di farlo scendere. Tuttavia, poiché loro, affrettandosi di farlo scendere, hanno tirato la fune troppo forte, questa si è tagliata e il signore è caduto sopra Kanae (una pentola con tre piedi) col viso rivolto in su. La gente si è sorpresa e poi, avvicinandosi a lui subito, l’ha tenuto in braccio. Il signore era svenuto con gli occhi bianchi. Dopo che la gente ha messo l’acqua nella sua bocca, lui si è ravvivato stentatamente e potuto scendere da Kanae con l’aiuto di loro.
I sudditi gli hanno chiesto:
“Come vi sentite?”
“Ho ripreso i sensi un poco, ma la schiena non si muove. Io pero, mi sento gioia perché ho preso Koyasu Gai. Portate la luce comunque, in modo che possa vedere bene questa conchiglia.”
E quando lui l’ha guardata sotto la luce, si è accorto che la era sterco vecchio e duro della rondine. Lui, guardandola, ha detto:
“Ah, non è la conchiglia.”
Dopo di che, è diffuso il detto “Kai Nashi” per esprimere la cosa contraria che era creduta.
(N.B

“Kai” significa l’effetto e “Nashi” è l'aggettivo negativo, ma, “Kai” vuol dire anche la conchiglia foneticamente.)

mercoledì 17 giugno 2015

La serie degli antichi racconti giapponesi (20)


Due foto della rondine

La storia di un boscaiolo del bambù (19)


La rondine, accorgendosi che tanta gente è salita alla base d’appoggio, non si avvicinava nemmeno al suo nido.
Il signor Isonokami, ricevendo questo rapporto dai sudditi, non sapeva che fare. Allora, un vecchio chiamato Kuratsumaro, il funzionario della divisione Ooi Ryou, gli ha detto:
“Se voi voliate prendere Koyasu Gai, bisognerà d’ideare una strategia. ”
Isonokami quindi, l’ha fatto avvicinarsi e chiesto la sua idea. Il vecchio gli ha risposto:
“La maniera che voi state facendo adesso è sbagliata. Perché voi avete fatto salire sulla base d’appoggio addirittura ventina dei vostri sudditi. Se la rondine veda cosi tanta gente vicino al suo nido, non vi si avvicinerà mai.
Secondo me, sarà meglio smontare subito questa base d’appoggio e preparare un cesto legato da una fune lunga. E poi, mettetevi un suddito fedele seduto e quando la rondine sta per deporre le uova, fate sollevare il cesto tirando la fune fino al livello del nido. Allora, sarà facile prendere Koyasu Gai dalla rondine.”
Il signor Isonokami ha detto:
“È buona idea.”
Poi, lui ha fatto smontare la base e tornare via tutti i sudditi che ci stavano.
Dopo, lui ha chiesto al vecchio:
“Tu sai il tempo giusto da tirare la fune? In quale momento, la rondine depone le uova?”
Kuratsumaro ha risposto:
“La rondine, immediatamente prima di deporre le uova, alza la sua coda e si gira sette volte. Perciò quando essa comincia a girare, fate sollevare il cesto e prendere Koyasu Gai.”
Isonokami era contentissimo di averlo sentito e ha detto al vecchio:
“Tu, nonostante che non sei il mio suddito, mi hai dato il consiglio giustissimo. Sono veramente grato a te.”
Dicendo cosi, lui ha dato il suo vestito a Kuratsumaro come il premio e detto:

“Adesso tu puoi andare via, ma stasera ci vediamo di nuovo alla costruzione di Ooi Ryo.”  

domenica 14 giugno 2015

La serie degli antichi racconti giapponesi (19)


Due foto di Koyasu Gai
La storia di un boscaiolo del bambù (18)

Isonokami no Marotari ha detto ai suoi sudditi:
“Mi fate sapere quando la rondine avrà nidificato.”
I sudditi gli hanno chiesto:
“Per che cosa lo volete usare?”
Isonokami ha risposto:
“Voglio prendere Koyasu Gai che la rondine tiene nella pancia.”
I sudditi hanno detto:
“Noi non l’abbiamo visto mai nella pancia della rondine uccisa, ma abbiamo sentito che esso esce dalla pancia della rondine, non sappiamo come mai, quando si fanno le uova.”
Poi uno di loro ha detto:
“La rondine pero, se vede almeno un’ombra umana va via subito.”
L’altro ha detto:
“La rondine fa nido a ogni buco al tetto della costruzione di Ooi Ryou (una divisione per preparare la cucina per l’imperatore). Io vi consiglio di costruirci la base d’appoggio e fate spiare la situazione dai vostri sudditi fedeli. Allora, diverse rondini potranno fare le uova. Come ne pensate?”
Il Signor Isonokami ha detto con tanta soddisfazione:
“Sei bravo! Non ne ho mai pensato. Hai detto bene.”
Dopo, lui ha fatto costruire la base d’appoggio vicino al tetto di Ooi Ryou e ci ha mandato ventina dei suoi sudditi. E poi, mandandovi frequentemente il messaggero, domandava:

“Avete già preso Koyasu Gai?”

mercoledì 10 giugno 2015

La serie degli antichi racconti giapponesi (18)


Due foto della prugna

La storia di un boscaiolo del bambù (17) 

Per tre, quattro giorni ha durato a soffiare il vento e la nave era portata vicino alla terra ferma. Guardando attorno, era la spiaggia di Akashi nel paese Harima (una zona della presente provincia Hyogo).  Ootomo pero, pensando che fosse portato alla spiaggia del mare meridionale lontano, è stato a letto con sospiri.  I suoi sudditi hanno riportato questo fatto all’ufficio del paese e arrivato subito il governatore di Harima. Invece Ohtomo, non potendo alzarsi, è stato sempre a letto nella carena.
I sudditi quindi, hanno steso la stuoia sopra la spiaggia e vi hanno portato il loro padrone. A questo momento, Ootomo si era accorto per primo che non c’è stato al mare meridionale e si è levato stentatamente.  Il suo aspetto sembrava a tutti come l’ammalato grave del raffreddore con la pancia gonfiata e i suoi occhi si vedevano come se fossero attaccati di due prugne.

Il governatore del paese Harima, guardandolo, ha sogghignato.
Dopo di che, lui ha fatto costruire una portantina agli artigiani nell’ufficio e Ootomo era riuscito finalmente a tornare a sua casa in questa portantina lamentandosi per il dolore. Allora, non si sa come lo sapevano, ma tutti i sudditi inviati a cercare il gioiello sono venuti da lui e detto:

“Non potendo prendere il gioiello, noi abbiamo ritenuto dal vedervi.  Tuttavia, poiché voi già sapete la difficoltà di farlo, pensavamo che non ci rimproveraste più. Siamo venuti, quindi, a vedervi.”
Ootomo si è alzato e ha detto:

“Voi avete fatto bene. Il drago era il compagno del tuono e tanta gente, volendo prendere il suo gioiello, è stata per essere uccisa. Se noi lo catturassimo, io sarei ucciso senza ragione. Vi apprezzo il fatto che non l’avete catturato.  Mi pare che una ladrona chiamata Kaguya Hime volesse ucciderci. Io non passerò mai più attorno a sua casa e voi sudditi neanche vi avvicinate.”
E dopo, lui ha ripartito gli oggetti rimasti pochi a casa ai sudditi che non avevano preso il gioiello.

Sentendo questa storia, sua moglie separata ha riso fino a farsi male la pancia.
Il tetto coperto dai fili colorati era portato tutto quanto dagli uccelli per il loro nido.

Allora, il popolo diceva:
“Il signor Ootomo ha portato il gioiello del drago?”

“No, non è vero. Lui portava i due gioielli come le prugne sugli suoi occhi.”
“Ah, è incommestibile!”

Dopo questa conversazione, il popolo ha cominciato a dire  “Ah, insopportabile” per la cosa che non rende.
(N.B

Nel vecchio giapponese, si diceva “Tabegata” per incommestibile, invece insopportabile era “Taegata”.  E la parola “Tabegata” era cambiata a “Taegata” dopo.)

domenica 7 giugno 2015

La serie degli antichi racconti giapponesi (17)


Due foto della scena del mare grosso

La storia di un boscaiolo del bambù (16)

Cos’è successa?  Soffiava la raffica del vento e la sua nave andava alla deriva qua e là. Non era possibile di distinguere la direzione e il vento era ancora tanto forte quanto quasi affondava la nave. L’onda colpiva frequentemente la nave e il tuono continuava a suonare con il fulmine fino a quasi cadere. Il signor Ootomo, essendo imbarazzato, ha detto:
“Io non ho mai provato la situazione cosi penosa. Come sarà il mio destino?”
Il barcaiolo ha risposto:

“Neanche io, avendo l’esperienza come il marinaio per lungo tempo, mai provato la situazione cosi dura. Se la nave non affondasse, il tuono cadrebbe. Se il dio ci aiutasse, soffierebbe il vento del sud, che potrà portare via il tuono.  Io pero, mi sento morire inaspettatamente, perché ho avuto il padrone cosi sfortunato.”
E lui ha cominciato a piangere.

Ootomo ha detto:
“Nella nave, tutti contano su quello che dice il barcaiolo come la montagna alta. Perché tu lo dici nella maniera cosi insicura?”

Il barcaiolo ha risposto:

“Io non sono il dio e che posso fare per voi? Soffia il vento, le onde si alzano e poi, perfino il tuono sta per cadere sulla nostra testa. Secondo me, voi avete causato questa situazione, perché volevate uccidere il drago. Forse il vento sarà creato dal drago. Penso che sia meglio di pregare al dio. Questo potrebbe essere l’unico modo da salvarci.”
Ootomo ha detto di aver capito e ha cominciato a pregare con l’alta voce:

“Oh dio, adorato dai barcaioli, sentite la mia preghiera. Io ero tanto ignorante e di cuore infantile quanto ho voluto uccidere il drago. Io giuro che d’ora in poi, non muovo nemmeno un suo pelo. ”
E poi, ha ripetuto queste parole di giuramento circa mille volte alzandosi e sedendosi. Allora, il suono del tuono era diminuito man mano e finito alla fine, ma c’era ancora un po’ di fulmine e il vento continuava a soffiare velocemente.

Il barcaiolo ha detto:
“Senz'altro, fu successo quel mare grosso per la mano divina. Il vento che sta soffiando adesso è quello della direzione buona, non cattiva. ”
Tuttavia, Ootomo non l’ha accolto.

martedì 2 giugno 2015

La serie degli antichi racconti giapponesi (16)


Due oggetti di Makie

La storia di un boscaiolo del bambù (15) 

Dopo aver avuto l’ordine del padrone, ogni servitore se ne andava.
“Signore ci ha detto di non tornare mai, se non avremo ottenuto il gioiello. Allora, noi dobbiamo per forza partire. Io, magari andrò alla direzione che le mie gambe si volgono.”

“Com’è imbarazzante il nostro signore! ”
Cosi, tutti i servitori si dicevano la maldicenza del padrone. 

Comunque, ognuno di loro ha avuto la loro parte della roba data dal padrone e dopo, uno si rinchiudeva in sua casa, altro andava a dove voleva.
Loro pero, si lamentavano ancore tra di loro, dicendo che:

“Anche se sia il padrone o i genitori, non dovrebbe chiederci la cosa cosi difficile da trovare la chiave.”
D’altra parte, Ootomo, pensando che la sua casa fosse troppo brutta per l’abitazione di Kaguya Hime, ha costruito il nuovo palazzo bello.

Questo era verniciato di lacca, di cui la parete era ornamentata da Makie (una lavorazione artigianale in lacca con disegni d’oro, d’argento e colorati) e sul tetto era decorato dei fili di vari colori. Poi in ogni stanza, su tutti gli arredamenti, era messo lo spigato dipinto tanto bello quanto difficile da esprimerlo.
Inoltre, lui ripudiava tutte le donne, sia moglie sia le concubine ed è stato da solo.  I servitori pero, non gli hanno dato nessun notizie fino alla fine dell’anno, nonostante lui non vedeva l’ora di riceverle notte e giorno.

Alla fine, lui era stanco di aspettarli ed è venuto furtivamente nel vestito misero, portando solo due servitori, nei paraggi di Naniwa. E ha domandato a un barcaiolo:
“Tu hai sentito che i servitori del signore Ohtomo erano partiti con la nave per cercare il gioiello messo al collo di un drago? ”

Il barcaiolo ha risposto:
“Io non capisco quello che voi dite. Secondo me, non ci sarà nessuna barca che segue a questo tipo di lavoro.”

Ohtomo ha pensato:
“Com’è codardo questo barcaiolo! Forse, l’avrà detto per la sua ignoranza.”

Poi, lui ha detto a suoi servitori:
“Io sono forte arciere, quindi, quando io troverò un drago, ammazzandolo subito, potrò ottenere il gioiello facilmente. Non trovo più la necessità di aspettare l’arrivo di quei servitori.”

Per questo, lui è salito sulla nave. E mentre girava qua e là, era arrivato fino al mare di Tsukushi, lontano.