domenica 30 novembre 2014

Kojiki 〜 le documentazioni delle faccende antiche 〜150


Due foto del tempio scintoista Hitokotonushi
dedicato alla divinità Giudicatore con Una Parola

Volume terzo (27)

Un giorno, l’imperatore è salito sul monte Katruragi, seguito dai numerosi vassalli che indossavano un vestito blu attaccato collo spago rosso (il vestito ufficiale dei funzionari all'epoca) che fu regalato dall’imperatore. In questo momento, loro hanno visto un gruppo di gente che saliva lungo il crinale della montagna di fronte. Poiché l’aspetto di questo gruppo somigliava moltissimo a quello dell’imperatore sia il vestito sia l’accompagnamento, l’imperatore ha domandato tramite un seguito suo:

“Nel paese Yamato, non ci dovrebbe essere il regnatore all’infuori di me. Chi è che sta camminando con tanti seguiti come me?”

Allora, quel gruppo ha risposto con la stessa parola.

L’imperatore quindi, essendo arrabbiato molto, ha incoccato una freccia e i suoi vassalli hanno seguito l’esempio suo.

Quel groppo allora, ha fatto la stessa cosa.

L’imperatore di nuovo ha domandato:

“Palesati prima. Dopo mi presenterò anch’io. E poi, scoccherò la freccia.”

Il capo di gruppo di fronte ha risposto:

“Allora, mi presento. Io sono la divinità Giudicatore con Una Parola, che predice e realizza la cosa sia buona sia cattiva solo con un detto.”

Dopo averne sentito, l’imperatore ha detto con molta deferenza:

“Con tutto il dovuto rispetto, la mia grande divinità, io non mi sono accorto che voi siete la persona reale.”

E lui ha offerto non solo le sue armi ma anche i vestiti dei suoi vassalli a questa divinità rispettosamente. E questa li ha accettati con l’applauso di ringraziamento. Poi quando l’imperatore stava per tornare al suo palazzo, il gruppo della divinità Giudicatore con Una Parola, radunato sulla cima della montagna, ha accompagnato fino all’ingresso del monte Hatsuse (in Nara). Cosi, questa divinità si è apparso per primo a questo momento.  

mercoledì 26 novembre 2014

Kojiki 〜 le documentazioni delle faccende antiche 〜149

Il fiume Yoshino

Il monte Katsuragi

Volume terzo (26)

Quando l’imperatore Yuryaku è andato alla villa imperiale di Yoshino (una zona meridionale della provincia Nara), ha trovato una ragazza sulla riva del fiume Yoshino. Poiché lei era molto bella, lui l’ha sposata e portata al suo palazzo Asakura.

Poi, quando è andato di nuovo a Yoshino, fermandosi al luogo dove l’aveva incontrata, vi ha fatto costruire un tavolo bello. E seduto su questo, lui ha suonato Koto (una specie della cetra orizzontale) e la ragazza ha danzato.

Siccome lei ha danzato molto bene, lui ha cantato:

“Una ragazza sta danzando con l’accompagnamento di Koto, suonato dal figlio della divinità. Spero che rimanga eternamente la sua bellezza.”

Dopo di che, quando lui è andato alla pianura Akizuno (vicina alla villa di Yoshino) per fare la caccia, lui restava seduto su una sedia. In questo momento, un tafano si è fermato sul suo braccio, ma si è avvicinata subito una libellula e ha volato via tenendolo in bocca.

L’imperatore quindi, ha cantato:

“Nel monte Omuro (una zona di Yoshino), abitano il cinghiale e il daino. Non so chi l’ha detto, ma ho sentito dire cosi. E quando io stavo sulla sedia per aspettare l’animale, un tafano si è fermato sul braccio mio per succhiare il sangue. Tuttavia, subito dopo, una libellula l’ha portato via. È brava libellula! Per lodarla, si chiama Akizu Shima (significa l’isola di libellula, cioè Akizu è il vecchio nome di questa) il Giappone."

D’ora in poi, anche questa pianura è chiamata Akizuno.

Poi una volta, l’imperatore è salito sulla cima di una montagna in Katsuragi (in Nara). Allora, è apparso un cinghiale grosso. Lui quindi, gli ha scoccato una freccia di Nari Kabura (Nari significa suonare e Kabura è una rapa, cioè una freccia la cui punta è formata come una rapa, che è cavata per fare il suono quando vola). Poiché il cinghiale si è avvicinato col ringhio di arrabbia, l’imperatore, avendone paura,  è sfuggito sulla cima dell’albero betulla e cantato:
“Un cinghiale ferito veniva contro me. Ho avuto paura perché il suo ringhio è pieno di arrabbia e sono salito sull’ albero betulla molto alto per scappare da esso.”

domenica 23 novembre 2014

Kojiki 〜 le documentazioni delle faccende antiche 〜148


Due foto del tempio scintoista Ohomiwa

Volume terzo (25)
 

Akaiko quindi, ha pensato:

“Aspettando l’invito dell’imperatore, già sono passati tanti anni. Ed io sono cosi invecchiata e dimagrita che ormai ho perso tutta la speranza. Io pero, devo dirgli del mio pensiero che ho tenuto fino ora. Se non lo faccio, non mi sento bene. È veramente insopportabile.”  

Dopo di che, lei ha offerto tanti oggetti messi su un tavolino all’imperatore.

Tuttavia, lui ha dimenticato tutto quello cha le aveva detto e ha domandato:

“Vecchia, chi sei tu? Perché sei venuta nel mio palazzo?”

Akaiko ha risposto:

“Una volta, voi mi avete promesso di chiamarmi. E mentre aspettavo, già sono passati ottanta anni. Ormai sono invecchiata e non posso più contare sulla vostra parola. Io sono venuta qui pero, per raccontarvi la mia fedeltà che ho tenuto fino ora, credendo il vostro promesso.”

L’imperatore si è molto sorpreso ascoltandone, e ha detto:

“Io ho dimenticato tutto quanto di ciò che ti avevo detto. Invece tu, mantenendo la tua fedeltà, hai passato i tuoi giorni di fiore inutilmente. Povera donna!”

Poi lui, pensando di dover sposarla nel cuore, non ha potuto direle niente, perché Akaiko era troppo invecchiata. Lui quindi, essendo triste di ciò, ha cantato:

“Nel tempio scintoista Ohomiwa (in Nara), è cresciuta una quercia sacra. Come questa, la ragazza di Kashihara (una zona in Nara) è tanto sacra quanto difficile di avvicinarsi.”

E poi ha cantato ancora:

“Sarà stato tanto meglio, se potevo andare a letto con te, quando sei stata giovane come quel bosco di castagna che è carico di frutti.”

Dopo aver sentito questo canto, Akaiko piangeva tanto quanto la sua lacrima ha bagnato completamente la manica del suo vestito rosso. Poi, lei ha risposto:

“Il tempio scintoista Ohomiwa. è circondato dal recinto molto bello. Una vergine che aveva servito a questo tempio con la condotta buona e sicura come questo recinto, ormai su chi può contare?”

Poi, ha cantato ancora:

“Alla baia di Kusaka (in Osaka), è fiorito il loto pienamente. Io invidio i giovani che sono nel rigoglio della vita come questo loto.”

Dopo, l’imperatore le ha regalato tanta roba e l’ha mandato via.

Questi quattro canti si chiamano Shitsuuta (quello che è cantato tradizionalmente nel palazzo imperiale).

mercoledì 19 novembre 2014

Kojiki 〜 le documentazioni delle faccende antiche 〜147

Una vista di Heguri (in Nara)

Il cane bianco

Volume terzo (24) 

Dopo aver detto cosi, lui gli ha offerto un cane bianco, coperto di stoffa e messo una campanina al collo, facendo tenere la fune a Koshihaki, uno di sua famiglia. Perciò l’imperatore ha deciso di non bruciare la casa.

Dopo, l’imperatore ha visitato la principessa Wakakusakabe e le ha regalato questo cane, dicendo tramite un servo:

“Questo è un oggetto molto prezioso che ho ottenuto oggi, quindi, te lo regalo come Yuino (l’oggetto da regalare da un uomo alla sua promessa sposa come prova del fidanzamento).”

Allora, la principessa gli ha detto:

“Voi siete venuti da me voltando le spalle al sole. Questo è molto infausto, quindi io vengo da voi subito a servirvi.”

Per questo motivo, l’imperatore è ritornato al palazzo Asakura, ma in via, stando sul pendio che conduce a quella montagna, ha cantato:

“Nella valle fra la montagna Kusakabe (in Osaka) e Heguri (in Nara), cioè fra questa e quella, è cresciuta una quercia grande che ha le foglie molto larghe. Sotto quest’albero, sono spuntati i bambù che hanno i rami incrociati e al fianco della cima di quest’albero, ci sono i bambù i cui rami e foglie sono molto fitti. Loro sono incrociati ma non dormono insieme. Io pero, dormirò sicuramente con te, oh mia cara!”

E lui ha fatto portare questo canto alla principessa dal messaggero suo.

Poi l'altro giorno, quando l’imperatore è venuto al fiume Miwa (in Nara) per fare una gita, ha trovato una ragazza che faceva il bucato del vestito. Poiché lei era molto bella, lui le ha domandato:

“Di chi sei figlia?”

Lei ha risposto:

“Il mio nome è Hiketabeno Akaiko.”

Allora l’imperatore ha detto:

“Non andare sposa a nessuno. Ti chiamerò subito al mio palazzo.”

E poi lui è ritornato al suo palazzo.

Akaiko quindi, contando sulla parola dell’imperatore, continuava ad aspettare. E alla fine, sono passati ottanta anni.

domenica 16 novembre 2014

Kojiki 〜 le documentazioni delle faccende antiche 〜146

Katsuo Gi

Katsuo Gi messi sopra il tetto

Volume terzo (23) 

Il principe Ohohatsuse Wakatake (l’altro nome di Ohohatsuse), stando nel palazzo Asakura a Hatsuse in Nara, ha governato il Giappone come l’imperatore Yuryaku. Lui ha sposato la principessa Wakakusakabe, figlia del principe Ohokusaka, ma non ha avuto figlio con lei. Poi, facendo moglie la principessa Karahime, figlia di Tsuburaohomi, ha avuto due figli chiamati il principe Shiraka e la principessa Wakatarashi Hime. E l’imperatore ha stabilito Shiraka Be che il popolo da servire al principe ereditario Shiraka, i servi in Hatsuse (il dominio dell’imperatore ed è preso il suo nome da qui) e anche gli amministratori dei fiumi.

Durante il regno di quest’imperatore, è venuto il popolo di Wu da Cina e lui ha deciso una pianura di Asuka in Nara al loro insediamento, quindi questa si chiama la pianura di Wu.

All’inizio del suo regno, sua moglie Wakakusakabe abitava ancora in una zona chiamata Kusaka. Quando l’imperatore ha passato nel paese Kawachi che si trovava in via di andare a Kusaka per visitarla, guardando sotto dalla cima di una montagna, ha trovato una casa il cui tetto era messo Katsuo Gi.

(N.B

Katsuo significa il pesce palamita sarda e Gi è l’albero. Cioè, Katsuo Gi è un legno formato in questo pesce da mettere sopra la trave di colmo o del tempio o del palazzo, per prevenire lo sparpagliamento del giunco che copre il tetto. Si usa anche come l’ornamento.)

L’imperatore quindi, ha detto:

“Di chi è quella casa che ha Katsuo Gi sul tetto?”

Allora, un suddito ha risposto:

“È la casa del grande governatore di Shiki (una zona di Kawachi in Osaka).”

L’imperatore ha detto:

“Quel tizio ha costruito sua casa, imitando il palazzo imperiale.”

Appena detto cosi, lui ha ordinato di bruciarla ai sudditi.

Allora questo governatore, abbassando la testa rispettosamente, ha detto:

“Nonostante che sono un uomo molto umile, ho costruito mia casa sproporzionata alla mia condizione. Chiedo scusa. Se voi mi permetteste, io vi farei un dono.”

mercoledì 12 novembre 2014

Kojiki 〜 le documentazioni delle faccende antiche 〜145


Due foto del fiume di Kuzuha
(il presente fiume Yodogawa in Osaka)

Volume terzo (22) 

Dopo di che, un suddito chiamato Karabukuro, l’antenato della famiglia Yama no Kimi, alla zona Sasaki in Ohmi (la presente provincia Shiga), ha detto al principe Ohohatsuse:

“Nella pianura Kayano di Kutawata in Ohomi, ci sono tanti cinghiali e daini, i cui piedi sono come le piume di pampas e i corni sulla testa sono come i rami del pino secco.”

Allora, il principe Ohohatsuse, accompagnando suo cugino il principe Ichibe no Oshiha, è andato a Ohmi e quando loro sono arrivati alla pianura Kayano, ciascuno di loro ha soggiornato in una capanna temporanea separatamente.

Il prossimo giorno, prima di sorgere il sole, il principe Ichibe no Osiha è venuto con cavallo alla capanna di Ohohatsuse con l’aspetto spensierato e ha detto ai seguiti di Ohohatsuse:

“Il principe non è ancora svegliato? Gli dite che partiamo per il campo di caccia perché già spunta il giorno.”

Dopo aver detto cosi, lui è andato via con cavallo.

Tuttavia, i seguiti hanno detto a loro signore Ohohatuse:

“Quel principe non è tanto simpatico. Fate attenzione e armatevi.”

Allora Ohohatsuse ha indossato un’armatura sotto il vestito ed è partito con cavallo portando l’arco e le frecce. E quando lui è arrivato accanto a Ichibe no Oshiha, l’ha ammazzato con la freccia. E nel luogo stesso, ha tagliato il cadavere del suo cugino e l’ha messo nella mangiatoia. Poi l’ha seppellita sotto terra a stesso livello della superficie.

A proposito, i due figli di Ichibe no Oshiha, chiamati il principe Oke e Woke, appena saputo di quest’avvenimento, sono scappati via. E quando loro stavano mangiando Hoshi Ii (il riso bollito e seccato da mangiare dopo essere rinvenuto nell’acqua, una specie delle conserve alimentari nel vecchio tempo) a Karibai (una zona in Kyoto) di Yamashiro (il vecchio nome di Kyoto), è apparso un vecchio tatuato sulla faccia, e ha scippato Hoshi Ii. Allora, due principi gli hanno detto:

“Non s’importa tanto Hoshi II, ma chi sei tu?”

Il vecchio ha risposto:

“Sono allevatore del maiale di Yamashiro.”

Dopo, due principi hanno continuato a scappare e attraversato il fiume Kuzuha (una zona in Osaka, confinata con Kyoto), poi sono arrivati al paese Harima (la presente città Himeji in provincia Hyogo). E loro due, nascondendo la loro posizione, sono vissuti come il vaccaio e l’allevatore di cavallo in casa di un abitante chiamato Sijimu.

domenica 9 novembre 2014

Kojiki 〜 le documentazioni delle faccende antiche 〜144


Due foto della zona Katsuragi

Volume terzo (21) 

Il principe Ohohatsuse, alla testa di un’armata, ha circondato la casa del ministro Tsuburaomi.

Tsuburaomi anche gli ha risposto con un’armata e loro si combattevano cosi fortemente che loro frecce volavano come le spighe della canna sparse nel vento.

In questo momento, il principe Ohohatsuse, tenendo uno scudo come il bastone, ha osservato dentro la casa di Tsuburaomi e detto:

“Per caso, non c’è una ragazza che ho dato mia parola in questa casa?”

Allora Tsuburaomi, sentendone, è uscito spontaneamente e dopo essere disarmato, ha inchinato la testa otto volte e detto:

“Io faccio servire mia figlia Karahime con chi vi siete fidanzati l’altro giorno e offro anche i miei cinque territori(*), io pero, non posso servire a voi, per il motivo come seguente:

Dal tempo antico fino adesso, si sente spesso l’aneddoto che il suddito si nasconde nel palazzo imperiale, ma mai sentito che un principe si rifugia in casa di un suddito. Naturalmente io so già che sia difficile di vincervi anche se faccio tutto il possibile di combattere. Ciò nonostante, io non abbandono mai il principe Mayowa che è venuto a mia povera casa contando su me, a costo della mia vita.”

E poi, Tsuburaomi, essendo armato di nuovo, è entrato in casa e ha combattuto.

Alla fine, esaurito di energia e anche le frecce, Tsuburaomi ha detto al principe Mayowa:

“Mi sono ferito cosi e non ci ho più neanche una freccia. È troppo duro di combattere per me, come facciamo?”

Mayowa ha risposto:

“Ormai, non c’è niente da fare. M’uccidi.”

Tsuburaomi quindi, l’ha ucciso con la sua spada e poi dopo, si è suicidato tagliando suo collo con la stessa spada.

(N.B

(*) Questi cinque territori si chiamano Itsumura che significano i cinque villaggi, situati a Katsuragi in Nara)

mercoledì 5 novembre 2014

Kojiki 〜 le documentazioni delle faccende antiche 〜143


Due foto della zona Oharida

Volume terzo (20) 

Dopo di che, l’imperatore Anko faceva un pisolino al letto sacro da ricevere il responso della divinità. Allora, l’imperatore ha chiesto alla consorte sua, Nagata no Ohoiratsume:

“Hai qualcosa da preoccuparti?”

L’imperatrice ha risposto:

“Essendo amata cosi bene da voi, non ho niente da preoccuparmi.”

A proposito, il figlio, chiamato il principe Mayowa, nato fra lei e suo ex-marito, aveva sette anni. Questo bimbo stava giocando appunto sotto il palazzo in cui c’è stato l’imperatore.  L’imperatore pero, non accorgendosene, ha detto all’imperatrice:

“Invece io ho paura di una cosa, cioè, quando tuo figlio Mayowa avrà raggiunto la maggior età, se lui sappia che ho ucciso suo padre Ohokusaka, lui si ribellerebbe contro me.”

Il principe Mayowa, avendone sentito tutto, si è avvicinato all’imperatore addormentato e ha tagliato la sua testa con la spada messa accanto all’imperatore, e poi è fuggito in casa del ministro Tsuburaohomi. L’imperatore aveva 56 anni allora e la sua tomba si trova sulla collina Fushimi a Sugahara in Nara.

Il principe Ohohatsuse, fratello giovane dell’imperatore, era ancora un ragazzo ma si è arrabbiato di questa notizia e andato subito a suo altro fratello maggiore, chiamato il principe Kurohiko e gli ha detto:

“L’imperatore era ucciso da un tale, cosa facciamo noi?”

Il principe Kurohiko ma, non si è sorpreso e non ne ha dimostrato neanche interesse. Il principe Ohohatsuse quindi, l’ha sgridato:

“Quello che era ucciso è non solamente l’imperatore ma anche nostro fratello. Come mai, voi potete stare cosi tranquillo e indifferente?”

Dopo aver detto cosi, lui l’ha trascinato fuori prendendo per il suo colletto e l’ha ammazzato con la spada.

Poi, lui è andato ad altro fratello, il principe Shirohiko dopo e gli ha raccontato la situazione, ma vi ha trovato la stessa reazione con Kurohiko. Perciò Ohohatsuse l’ha portato subito a Oharida (una zona in Nara) prendendo per il suo colletto e l’ha seppellito in un buco tenendolo in piedi. Quando la terra è arrivata fino alla vita di Shirohiko, di cui gli occhi sono usciti fuori, e morto.

domenica 2 novembre 2014

Kojiki 〜 le documentazioni delle faccende antiche 〜142


I vari ornamenti trovati nel tumulo antico

Volume terzo (19) 

Poi, il principe Karu ha cantato ancora:

“Alla parte sopra del fiume Hatsuse, si batte un palo sacro e alla parte sotto un palo grande, poi su quello si appende uno specchio bello e su questo un gioiello splendido. Io amo mia moglie con grande cura come questo specchio e gioiello. Se fosse lei in casa, avrei visitato e sentirei la nostalgia del mio paese nativo.”

Dopo aver cantato cosi, il principe e la principessa Sotohori si sono suicidati insieme.

Queste due canzoni si chiamano Yomiuta (significa il canto da cantare recitando).

Il principe Anaho (il suo nome postumo è l’imperatore Anko), stando nel palazzo Anaho a Isonokami (una zona in Nara), ha governato il Giappone.

Un giorno, l’imperatore Anko ha mandato un messaggero chiamato Ne no Omi (il ministro Ne) che era l’antenato della famiglia Sakamoto, alla casa del principe Ohokusaka e gli ha fatto dire:

“Voglio chiamare tua sorella, la principessa Wakakusaka, al mio palazzo per sposare con mio fratello, il principe Ohohatsuse. ”

Allora il principe Ohokusaka, dopo inchinato quattro volte cortesemente, ha detto:

“Indovinando che l’imperatore mi ordinasse questa cosa, io ho tenuto mia sorella in casa. Non l’ho fatta mai uscire fuori. È grande onore per me. Mando mia sorella al palazzo imperiale con piacere.”

E, pensando che sia scortese di rispondere solo con la parola, lui ha offerto un ornamento della forma di corona fatta d’oro e rame all’imperatore tramite questo messaggero.

Ne no Omi pero, incantato di bellezza di questo dono, l’ha rubato e ha detto una calunnia all’imperatore:

“Il principe Ohokusaka si è arrabbiato molto anziché accettare il vostro ordine e ha detto, impugnando l’elsa della spada:

“Io non voglio mai sottomettere mia sorella alla persona di stesso clan. ”
 
L’imperatore quindi, ha odiato molto Ohokusaka e dopo l’aver ucciso, ha rapito sua moglie chiamata Nagata no Ohoiratsume e l’ha fatta sua consorte.