domenica 31 marzo 2013

La storia di Samurai ( La sezione supplementare )

Sopra, il campo di tè verde (la provincia di Shizuoka)
Sotto, la foto di Katsu Kaishu


~Tokugawa, dopo la riforma di Meiji~

Yoshinobu, 15° (e l’ultimo) Shogun di Tokugawa, come ho già scritto, dopo aver restituito la sovranità all’imperatore nel castello di Nijyo (in Kyoto), è andato una volta a Osaka, e poi si è diretto verso Edo con la nave. E dopo essere arrivato a Edo, non andando al castello, si è chiuso in un tempio buddista per esprimere la ubbidienza all’imperatore.
Generalmente, quando una dinastia che è durata perfino per più di 260 anni è caduta, la persona risposabile è ammazzata. Questo può essere quasi una regola dappertutto…Il caso dei Tokugawa, pero, era diverso. Non solo la famiglia di Yoshinobu, ma anche tutti gli altri parenti di Tokugawa sono sopravvissuti. Anzi, Yoshinobu, benché lui non fosse riuscito a rimanere nel governo nuovo come uno dei ministri, era ufficialmente perdonato e dato anche il titolo di duca dall’imperatore, dopo essere abolita la posizione di Samurai. E poi, come ho già scritto, dopo la seconda guerra mondiale, la gerarchia sociale era abolita tutto, quindi adesso i discendenti dei Tokugawa vivono come uno dei giapponesi ordinari.  

Allora, perché Yoshinobu ha scelto Sunpu (la presente provincia Shizuoka) come il posto da trascorrere il resto della vita?
Perché, per lui, questo Sunpu era il luogo sacro dove Ieyasu, il fondatore del regime shogunato di Tokugawa, passava gli ultimi anni di vita ed era collocato il suo mausoleo.
Prima della riforma di Meiji, la famiglia shogunata di Tokugawa aveva il feudo di circa 4 milioni Koku in cui ci sono stati più o meno 30000 vassalli. Ma dopo aver perso il titolo dello Shogun, il suo feudo è stato diminuito fino a 700 mila di Koku, perciò Yoshinobu ha dovuto faticare a mantenere i suoi vassalli. La maggioranza di loro è andata fuori per ottenere un'altro lavoro, invece alcuni sono rimasti da lui. E quelli che seguivano a Yoshinobu, dissodando il terrenoincolto con tutte le loro forze, hanno creato il campo di tè verde.
Di conseguenza, adesso la provincia Shiuoka è diventata la prima in Giappone alla produzione del tè verde. Fino a questo momento, Uji (la mia città!) era il più famoso posto di ciò.
Comunque, poiché il Giappone si è affrettato troppo della modernizzazione dopo la riforma, sono sorti dei contrasti nel governo e inevitabilmente succedeva qualche rivolta. Tuttavia, gli ex-vassalli di Tokugawa, che avrebbero dovuto avere il rancore più forte per il nuovo governo, l’hanno mai provocata. Perché c’era lì un uomo chiamato Katsu Kaishu. Lui era uno degli ex-vassalli di Tokugawa, ma l’uomo molto in gamba e si è impegnato di liberare il castello di Edo senza lo spargimento di sangue e di salvare la vita di Yoshinobu, quindi anche il nuovo governo gli ha attribuito grande importanza. E lui Katsu, cercando sempre di calmare il sentimento degli ex-vassalli di Tokugawa, ha disposto per far andare bene la loro vita.  

giovedì 28 marzo 2013

La storia di Samurai (61)~fine~

Sopra, la scena della dichiarazione da Yoshinobu,
 di restituire la sovranità all'imperatore
Sotto, la foto dei ministri del nuovo governo


Generalmente, sulla storia giapponese, dal momento in cui Yoshinobu ha restituito la sovranità all’imperatore, si dice che, è cominciata la riforma di Meiji, che è il Gengo (consultate per favore “Todaiji (il tempio buddista”) dell’allora. In conclusione, Yoshinobu si è ritirato a Suruga (la presente provincia Shizuoka) e il nuovo governo è partito centrando gli uomini di Satsuma e Choshu, e poi una parte della classe aristocratica basando sulla teoria dell’imperatore come il capo del governo in 1867, ma in quest’anno, l’imperatore Meiji (figlio di Komei, morto in 1866) era un ragazzo di 16 anni, quindi non era ancora molto potente come l’imperatore, comunque...

Lo scopo dei ministri del governo era costruire la nazione forte nel senso sia economico sia militare, per raggiungere i paesi occidentali. Per realizzare questa politica, loro dovevano accentrare tutti i poteri a loro mano. Perciò loro hanno abolito la posizione di Samurai e anche il sistema del feudo (messa la provincia al posto del feudo).
Per quanto riguardo alla capitale, poiché Kyoto era la città troppo tradizionale e stagnante per la lunga storia, alcuni volevano Osaka, che è abbastanza vicina a Kyoto e comoda per il commercio con l’estero perché è situata alla baia.
Tuttavia, quando il castello di Edo era consegnato al nuovo governo, tutti hanno notato che questa città era già sviluppata con un milione di abitanti e situata alla baia. Alla fine quindi, la città di Edo era scelta come la nuova capitale e cambiata di nome a Tokyo, che significa la capitale dell’est (per Kyoto, la città dell’ovest). La riforma dal governo, pero, andava con difficoltà. Perché c’erano ovviamente tanti Samurai che non erano d’accordo con la nuova politica e capitava ogni tanto o una guerra civile o una rivolta. Il nuovo governo, avendo l’equipaggiamento migliore del nemico, ha vinto ogni volta e man mano è cominciato a funzionare il ruolo responsabile.
Nell’anno 1889, con la promulgazione della Costituzione e la fondazione della Dieta, il Giappone è diventato la nazione della monarchia costituzionale per primo nell’Asia.
È sistemata anche l’istruzione obbligatoria, la liberalizzazione della compravendita della terra, e cosi, il Giappone ha cominciato a camminare piano piano per la modernizzazione. La idea della vera democrazia, ma, era ancora molto lontana. Quando il Giappone l'ha professata per davvero era dopo la seconda guerra mondiale. 

domenica 24 marzo 2013

La storia di Samurai (60)


Sopra , due foto di Yoshinobu
Sotto, la pianta del Castello di Edo
(la linea azzurra significa il fossato)


La fine del governo shogunato dei Tokugawa(2)

Iemochi, pero, è morto giovane (a 21 anni) per la malattia. Quello che ha successo la sua posizione era Yoshinobu, figlio di Nariaki del feudo Mito (consultate per favore “La storia di Samurai (58)”). Lui era il quindicesimo e l’ultimo Shogun dei Tokugawa.
Yoshinobu faceva da tutore a Iemochi (perché era troppo giovane come lo Shogun) già dapprima e capiva bene della difficoltà di mantenere la porta chiusa del Giappone. Perciò lui, come il tutore di Shogun e il capo di tutti di ministri, una volta è andato a Kyoto per persuadere l’imperatore dell’importanza di comunicare con l’estero, volendo di fare questa riforma con l’iniziativa del governo shogunato. Il suo desiderio pero, non era possibile di adempiere. Perché c’erano tanti opposti per la sua politica attorno all’imperatore…
Quando è diventato Shogun, Yoshinobu, facendo partecipare i Daimyo forti (anche se fosse Tozama) alla politica per forza, ha tentato ancora di mantenere il potere di Tokugawa. Tuttavia, la corrente dei tempi stava già andando alla parte contraria di quella che lui aveva voluto.

D’altra parte, l’imperatore ha mandato la lettera di permesso per domare Tokugawa al signore di Choshu e Satsuma segretamente. (secondo alcuni studiosi recenti, questa lettera poteva essere finta, ma comunque, per la gente dell’alloro, crederne vera era tanto importante)
Yoshinobu, sapendo che quest’ordine dell’imperatore segreto, ha deciso subito di restituire la sovranità all’imperatore a ottobre in 1867. Dimostrando cosi la docilità all’imperatore, lui è voluto rimanere come uno dei ministri potenti nel governo nuovo. Invece gli opposti non l’hanno voluto perdonare e all’inizio dell’anno prossimo, scoppiava una guerra intensa attorno a Kyoto (la zona Toba e Fushimi), fra le forze alleate di Satsuma e Choshu principalmente e quella del governo shogunato. Siccome le forze alleate combattevano con l’autorizzazione dell’imperatore, hanno ottenuto una grande vittoria. Yoshinobu è fuggito stentatamente da Kyoto a Edo via marittima, e si è chiuso in un tempio buddista per dimostrare l’ubbidienza. Di conseguenza, quando le forze alleate sono arrivate fino a Edo, il castello di Shogun era consegnato a loro senza spargimento di sangue, e poi, naturalmente la città di Edo non è diventata cosiddetto “il mare di fuoco”.

mercoledì 20 marzo 2013

La storia di Samurai (59)

Sopra, il ritratto di Iemochi
Sotto, la foto di Kazunomiya

La fine del governo shogunato dei Tokugawa(1)

Il modo di fare di Ii, ovviamente si è attirato tanto rancore dell’opposizione e al 3 marzo in 1860, lui era attaccato e ammazzato da loro, avanti alla porta “Sakurada” del castello di Edo. Il numero totale degli assaliti era 18, e la maggior parte di loro erano i Samurai del feudo di Mito (ma loro avevano già abbandonato lo stato ufficiale nel feudo per non dare i disturbi al signore).
A questo giorno, che equivale al 24 marzo nel calendario solare, cadeva una fitta neve nonostante che fosse un po’ fuori stagione. Era proprio un evento talmente tragico che la neve caduta attorno a questa porta fosse tinta di sangue…Dopo di che, il prestigio del governo era veramente perso e il movimento contro Tokugawa s’ingrandiva acceleratamente.
Quelli che ne hanno adempito il ruolo nucleare erano i Samurai di Choshu (presente provincia di Yamaguchi) e di Satsuma (quella di Kagoshima).
All’inizio, pero, questi due feudi non andavano d’accordo. Anzi, una volta Satsuma ha partecipato alla forza del governo per attaccare Choshu che era troppo radicale. Perché, il signore di Satuma aveva un piano di tenere il potere al posto di Tokugawa (che era indebolito soprattutto dal momento in cui era assassinato il primo ministro Ii), facendo l’unione di Daimyo dei grandi feudi. Questo si può dire che era una specie della riforma del governo, ma non si mirava a distruggere completamente il regime shogunato. Infatti, Choshu (che professava radicale Sonnoh Joui e contro il governo) e Satsuma erano veramente opposti e nemici prima. Realizzare la riforma, però, era tanto duro e fra i giovani Samurai di Satsuma si alzava pian piano la voce contro il governo. Alla fine, dopo tanti pensieri, Satsuma ha deciso di allearsi con Choshu.

D’altra parte, il governo shogunato, volendo mantenere il regime loro, ha preso la politica d’accordarsi con la corte imperiale. E sotto il nome dell’Unione della Corte Imperiale e dello Shogunato, ha fatto sposare lo Shogun Iemochi a sorellina dell’imperatore chiamata Kazunomiya.
Gli sposini, nonostante che fossero il matrimonio di convenienza, andavano bene, tuttavia questo matrimonio ha causato più l’antipatia fra i Samurai nella parte di Sonnoh Joui. Perché, a loro sembrava che il governo avesse utilizzato l’imperatore per sopravvivere.

sabato 16 marzo 2013

La storia di Samurai (58)

Sopra, una foto di Townsend Harris
Sotto, le figure di Harris e la sua servitrice

Nave nera (3)

Il permesso dell’Imperatore, pero, non era rilasciato, perché l’Imperatore Komei era un uomo piuttosto contro ad aprire la porta della nazione. Perciò lui ha imposto a Ii una condizione di ottenere l’approvazione di tutti i Daimyo prima di negoziare il trattato con Harris.
Per obbedire all’Imperatore, ma, c’è stato un grave ostacolo per Ii.

Vorrei spiegare un po’ di sua situazione allora.
Come ho scritto nella sezione della “Storia di Samurai (43)”, il governo shogunato era consistito principalmente di Daimyo di Fudai e Shinpan. Tuttavia, il primo ministro era scelto sempre fra i Daimyo di Fudai, invece quelli di Shinpan servivano quasi come un consulente, cioè non toccavano la politica direttamente. Questo pero, non voleva dire che loro potere era debole. Soprattutto, il signore del feudo Mito (uno di tre famiglie importanti), chiamato Nariaki era un forte sostenitore di “Sonnoh Joui” e si piantava davanti a Ii che voleva aprire il Giappone. In questa congiuntura, era ovviamente impossibile di ottenere l’approvazione di tutti i Daimyo.
Alla fine, Ii ha deciso di concludere il trattato con Harris, senza il permesso dell’Imperatore.
L’imperatore Komei ne ha saputo dopo e molto arrabbiato naturalmente, quindi, ha scambiato segretamente la lettera con Nariaki per escludere Ii dal governo.
Proprio in questo momento, è successo un altro problema nel governo, cioè quello del prossimo Shogun. Come ho già scritto, Shogun Iesada era l’uomo debole sia fisicamente sia mentalmente e non era strano se lui morisse anche domani.
Ii ha raccomandato fortemente Yoshimochi (figlio del signore a Kishu) al successore, invece Nariaki l'ha voluto far succedere a uno di suoi figli, chiamato Yoshinobu, che era adottato dalla famiglia Hitotsubashi, un discendente di un figlio di Yoshimune, ottavo Shogun. Perché, questo Yoshinobu è stato famoso come un ragazzo molto saggio e intelligente da piccolo.
Ii ha vinto in fine a questa lotta, e Nariaki era ordinato di chiudersi in casa, perché lui è andato al castello per protestare di ciò nel giorno fuori di suo servizio. (All’època, era stabilito il giorno di servizio nel castello per ogni Daimyo, e se uno avesse violato questa regola, era punito.)
Dopo di che, Ii, per escludere tutti gli elementi dissidenti, ha cominciato a eseguire una rigida disciplina cosiddetta “del sangue”. Per lui, che sapeva il potere americano, non era possibile diventare “un puro nazionalista” come quelli che gridavano semplicemente “Sonnoh Joui”. Infatti, si può dire che quello che lui ha fatto era inevitabile, ma da un certo punto di vista, era anche vero che erano perse tante vite degli uomini molto capaci e promettenti coinvolti nella tempesta di quest’avvenimento sanguineo.  

martedì 12 marzo 2013

La storia di Samurai (57)

Sopra, il ritratto di Ii Naosuke
Sotto, la vista attuale della costa di Uraga


Nave nera (2)

Allora, come mai gli americani sono voluti venire al paese dell’estremo est cosi lontano?

Come Voi sapete, nei paesi occidentali è cominciata la rivoluzione industriale proprio in questo momento. Questi paesi quindi, cacciavano la balena ripetutamente dappertutto nel mondo (includendo naturalmente le coste del mare giapponese), perché loro avevano bisogno del grasso di balena per la lampa per la fabbrica e l'ufficio in cui lavoravano gli operai e impiegati anche la notte.
Gli americani che cacciavano la balena nell’oceano pacifico, hanno voluto necessariamente qualche base di approvvigionamenti dei cibi, acqua e legna ecc, vicino a dove lavoravano. Di conseguenza, loro hanno prestato attenzione al Giappone e hanno tentato di concludere un trattato, ma all’inizio non è andato bene. Perciò il presidente Fillmore ha deciso di affidare la trattativa con Giappone al Commodoro Perry e gli ha ordinato di armare le navi quanto possibile strettamente, perché lui aveva pensato che, facendo cosi, potesse dare la pressione all’altro e rendere affari proficui al suo paese. Infatti, quelle che Perry ha condotto erano quattro navi come Susquehanna (2450 tonnellate), Mississippi (1692 tonnellate), Saratoga (882 tonnellate), Plymouth (989 tonnellate), il numero totale dei marinai erano 1080 persone e quelli del cannone 73.
Queste navi colorate nere, oltre alla vela, riuscivano a navigare anche con le ruote e la macchina a vapore. Perciò, quando esse erano apparse vicino alla costa di Uraga (si trova nella presente provincia Kanagawa), trainando una barca a vela ciascuna e lanciando nuvole di fumo dalla ciminiera, tutta la gente che le ha viste era rimasta paralizzata dallo spavento. Perché, fino a questo momento, non c’era nessun giapponese che ha visto la nave che funzionava con la macchina a vapore. Loro quindi, la temeva molto chiamandola “Nave nera” e si dice che, c’erano anche dei Samurai che gridavano con la parola non chiara contro questa flotta, agitando Katana (la spada giapponese).

I ministri del governo anche erano colpiti da queste circostenze. Infatti, loro hanno dovuto accettare di concludere il trattato. Perry, quindi è tornato all'America per il momento, ma lui non era tanto contento del contenuto di questo trattato.  Due anni dopo, quindi, è venuto il Ministro americano Townsend Harris in Giappone chiedendo d'ingrandire ed eseguire il trattato al governo shogunato. In questo momento quello che era assunto tutta la responsabilità era Ii Naosuke, il primo ministro (ovviamente, lo Shogun non serviva in nessun modo).
D’altra parte, tanti Samurai giovani che erano radunati a Kyoto, urlavano il loro motto di “Sonnoh Jyoui (significa rispettare l’Imperatore ed escludere i paesi esteri, per proteggere la purità del Giappone)”.
Naturalmente tutti avranno voluto proteggere Giappone, ma “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.”
Soprattutto per quelli che hanno visto direttamente la nave nera, era inimmaginabile di resistere a questa in faccia.
Il ministro Ii, quindi ha pensato cosi:
“Per adesso, accettiamo di concludere un trattato come ci chiede Harris, e poi noi intanto cerchiamo di rinforzare la potenza del paese in modo che possa rivaleggiare da pari a pari con loro.”

Dopo aver riflettuto su ciò, Ii ha deciso di chiedere il permesso dell’Imperatore per concludere il trattato modificato. Da quando Tokugawa ha preso il potere politico, non ha mai fatto questa cosa. Cioè, loro spingevano in avanti qualsiasi politica senza l’intervento dell’Imperatore. Tuttavia, Ii ha osato di fare, perché lui ha pensato che sarebbe stato tanto più facile di tenere ferma quella voce alta di “Sonnoh Joui” se ci fosse il permesso dell’Imperatore.

venerdì 8 marzo 2013

La storia di Samurai (56)

Sopra, la nave nera
Sotto, il commodoro Perry

Nave nera (1)

L'ho toccata un po’ nella sezione di “Nijyo jou (il castello Nijyo)”, ma ora vorrei parlarla più dettagliatamente. Si dice che nella storia giapponese ci sono stati tre grandi colpi culturali (culture shock) e l’arrivo della nave nera è uno di questi.

A proposito, altri due sono l’introduzione del Buddismo e del fucile (consultate per favore “la Storia di Samurai (46)”). Comunque è certo che questi tre avvenimenti hanno cambiato drasticamente la vita dei giapponesi…

Il Giappone, da quando ha chiuso la sua porta per esteri, per più di 200 anni troncava le relazioni diplomatiche con i paesi stranieri tranne Olanda, Cina e Corea. (di Cina e Olanda, consultate per favore “la Storia di Samurai (49)”, invece di Corea, il governo di Tokugawa ha solo accettato la delegazione culturale) e riguardo a ciò, nel libro, si esprime spesso come il periodo in cui i giapponesi si erano immersi nel sogno di pace. Tuttavia, un regime come di Tokugawa, che è stato durato cosi a lungo, purtroppo ha un elemento di creare un ambiente che fa nascere qualche vizio come la corruzione oppure il giudizio arbitrario dall’uomo di potere. Si può dire che, veramente questo regime shogunato stava per arrivare al momento in cui la base di struttura ha cominciato a marcire pian piano.

Proprio allora, la grande crisi nazionale ha assalito Giappone.

Prima di toccare questo problema della Nave nera, vorrei parlare un po’ di situazione interna di Giappone. Come ho già scritto, in Giappone c’erano circa 300 feudi in questo periodo. E basando sull’insegnamento del Confucianesimo, la gerarchia nel regime shogunato era fissata molto forte. Era la stessa cosa in ogni feudo, cioè al vertice è stato il signore feudale (Daimyo) e sotto di lui, secondo l’ordine, c’erano i ministri, i funzionari ed i servitori ecc. Ovviamente, tutti erano Samurai ma, quelli che stavano sotto, non potevano avere quasi mai l’occasione da stare al luogo dove batteva il sole. Infatti, coloro che hanno iniziato il movimento contro Tokugawa, erano Samurai giovani di proprio questa classe, soprattutto quelli nel feudo di Tozama (consultate per favore “La Storia di Samurai (43)”. Loro, evadendo furtivamente dal feudo, si sono radunati a Kyoto e hanno cominciato l’attività per rendere la sovranità dal governo shogunato all’imperatore. All'època, evadere dalla patria senza il permesso del signore, era il grave misfatto. Perciò si può dire che loro hanno agito rischiando la loro vita....

Quando è cominciato ad essere tumultuoso cosi in Giappone, Ieyoshi è morto e l’unico figlio ereditario, chiamato Iesada, ha preso la posizione dello Shogun di tredicesima generazione. Questo nuovo Shogun pero, era quasi invalido e tutti hanno pensato che lui difficilmente potesse avere dei figli.

martedì 5 marzo 2013

La storia di Samurai (55)

Sopra, il ritratto di Ieshige
Sotto, quello di Ienari

Il primo figlio di Yoshimune, chiamato Ieshige era un uomo malsano e un po’ idiota. Invece suo fratello giovane era molto intelligente, perciò quasi tutti i vassalli, dentro di sé, hanno pensato che sarebbe stato meglio di far succedere la posizione dello Shogun a questo fratello. Anche Yoshimune non sapeva come fare per alcuni tempi, pero, lui ha deciso Ieshige al successore alla fine , rispettando la regola della successione che è stata fatta sempre dal figlio maggiore.
Ieshige, dopo essere stato allo Shogun per nove anni (ovviamente essendo stato aiuto molto dai ministri), ha ceduto questa posizione a suo figlio Ieharu, ed è morto un anno dopo. Dato che Ieharu era molto saggio da piccolo, è cresciuto amato tanto da Yoshimune. Lui ha dimostrato la buona volontà per la politica all’inizio, ma quando è morto un ministro di fiducia, l’ha cominciata a perdere man mano e si è immerso solo in divertimento come il gioco di Shogi (scacchi di legno giapponese). Quando lui è morto a 50 anni, un figlio del suo cugino, chiamato Ienari (uno dei nipoti di Yoshimune) ha successo la posizione dello Shogun, perché era già morto prima l’unico figlio di Ieharu.
Questo Ienari è anche uno degli Shogun molto famosi. Lui, esercitando il suo potere, è salito ai più alti fastigi. Nella vita privata, lui ha avuto minimo 15 Sokushitsu e 53 figli con loro. Si dice pero, quando lui ha esaltato l’ultimo respiro, non c’era nessuno daccanto. …Il motivo non si sapeva, pero il suo medico curante, essendo chiesto conto di ciò, era punito gravemente.
Comunque, Ienari, dopo aver ceduto la posizione dello Shogun a suo figlio chiamato Ieyoshi, ha continuato a tenere il potere fino al momento della morte. Perciò Ieyoshi, appena che suo padre fosse morto, ha cacciato via tutte le persone vicine di Ienari e ha dimostrato ai tutti la sua volontà per la politica diversa dal padre. Lui ha spinto in avanti le finanze ristrette radicali e poi anche ha limitato severamente la libertà di parola. Inoltre, se capitasse qualche problema in un feudo, ha intervenuto subito attivamente. La sua reputazione quindi, non era tanto buona.

E poi, è successo un avvenimento che ha fatto època sulla storia giapponese negli ultimi anni di sua vita, cioè cosiddetto l’arrivo della nave nera dall’America….

sabato 2 marzo 2013

La storia di Samurai (54)


Sopra, due foto di Ninja
Sotto, tre volumi del libro di medicina olandese tradotto in giapponese nell'època di Edo

Metto qui allora, alcune politiche importanti che ha attuato Yoshimune:

1) Ha preparato una scatola per la petizione dai cittadini davanti alla porta dell’ufficio di giustizia. Yoshimune l’ha letta tre volte in ogni mese da lui stesso, ma solo quella che era firmata dal scrittore. Per questo, si può dire che alcune cose erano migliorate. Per esempio, era sistemato l’ospedale, l’attività del servizio antincendio (ma, sicuramente non era come adesso, era la maniera molto primitiva) e poi si è promosso anche lo sfruttamento della risaia nuova.

2)Ha messo mano alla riforma dell’Oh-oku (che era proprio il fonte delle difficoltà finanziarie!), cioè lui, ordinando i vassalli, ha fatto scegliere 50 donne più belle nell’Oh-oku. Tutte le donne scelte erano tanto contente, perché si credevano di essere candidate per Sokushitsu dello Shogun. Invece Yoshimune le ha licenziate tutte, perché secondo lui, per le donne belle fosse tanto facile di trovare il compagno di vita fuori del castello.

3)Ha istituito un’organizzazione di Ninja (consultate per favore “La vita di Kukai (1)”), chiamata “Oniwa-ban”. (“Oniwa” significa il giardino, invece “ban” è il guardiano)  Nella famiglia dello Shogun Tokugawa, fin dal periodo di Ieyasu, c’erano le due scuole ufficiali di Ninja, chiamate “Kohga” e “Iga” che servivano sempre a Tokugawa. Tuttavia Yoshimune, essendo accolto come lo Shogun dalla famiglia dell’affluente tributario, avrebbe voluto assegnare questa funzione importante ai vassalli intimi che ha portato lui stesso da Kishu(la sua patria).

E poi, siccome Yoshimune era un uomo molto curioso, ha autorizzato d’importare i libri occidentali tranne quello che era scritto sul cristianesimo per sapere la situazione dell’estero. Questo fatto ha costruito la base da rendere molto attivo Rangaku nel periodo più tardi. Questo Rangaku è il termine generico che significa lo studio delle diverse cose occidentali come la scienza, medicina e cultura ecc tramite il libro scritto in lingua olandese. (Perché Olanda, come ho già scritto nell’altra sezione, era l’unico paese occidentale autorizzato del commercio dal governo shogunato.)

Scrivendo cosi, Vi può sembrare che Yoshimune ha governato proprio saggiamente, ma come si dice spesso che tutte le cose nel mondo hanno la parte diritta e rovescia come una medaglia, anche la sua politica aveva il difetto. Perché, ha provocato la rivolta dei contadini frequentemente a causa di aver chiesto a loro la vita troppo modesta…