domenica 30 dicembre 2012

La storia di Samurai (46)

Sopra, il ritratto di Valignano
Sotto, la udienza pontificia per la delegazione giapponese

3) La politica religiosa~2~

Quando è arrivato Saverio in Giappone, quello che teneva il potere era Oda Nobunaga. Lui, che era amante delle novità, interessandosi di questa nuova religione e anche degli europei che avevano il vestito e comportamento diverso dai giapponesi, ha protetto la comitiva di Saverio. Ce n’era ma, anche un’altro motivo. Un po’ prima dell’arrivo di Saverio, cioè in 1543, un gruppo dei portoghesi fu trasportato a riva di una piccola isola in Kyushu dalla corrente. Siccome loro tenevano l’archibugio, tutti i signori feudali giapponesi afferravano al volo questo nuovo arme. Perché fino a questo momento, loro avevano solo la freccia, la lancia e la spada come l’arme, invece, non ci sarà bisogno di spiegare che il fucile aveva la potenza incomparabile rispetto a quello tradizionale. Infatti, tutti i signori hanno voluto di commerciare con portoghesi e poi naturalmente Nobunaga non era eccezionale. Lui, dopo aver acquistato tanti fucili, li ha fatto modificare ordinando agli artigiani di Sakai (una città di Osaka) e  ha ottenuto  grandi risultati nel campo di guerra con quelli.
Da questo momento, la maniera di combattimento in Giappone è drasticamente cambiata. Cioè, fino allora, i giapponesi combattevano teoricamente l’uno contro l’altro. Mentre Nobunaga ha fatto combattere i soldati in gruppo, mettendoli in fila. Prima di tutto, il gruppo della prima fila sparava simultaneamente e poi subito dopo indietreggiando alla fine della fila, caricavano ad acciarino di nuovo. Ripetendo questo atto, i soldati di Nobunaga riuscivano sparare continuamente. Si può dire che Nobunaga è riuscito a diventare il più potente all’època con questa maniera.  
Il cristianesimo (cattolicesimo) fu accettato cosi in Giappone. Naturalmente c’erano tante persone che si erano convertite ai cattolici non solamente per il motivo cosi utilitario ma anche per l’aspetto spirituale. Soprattutto al popolo, l’insegnamento del cristianesimo di “sotto il Dio tutto è uguale” era veramente una idea fresca e interessante, quindi era aumentato subito il numero dei cristiani e arrivato fino a un milione.

A proposito, a questo periodo, si suppone che fossero circa 15 milioni di popolazione in Giappone, invece attualmente (nella situazione della popolazione totale 120 milioni) il numero dei cristiani (includendo i coreani naturalizzati) è circa 2600000. Si può dire che, quindi, quanto la gente dell’allora ha voluto cercare la strada della salvezza….

Dopo Saverio, sono venuti tanti missionari e fra loro c’era Alessandro Valignano. Lui, dopo aver ispezionato la situazione giapponese, ha costruito il seminario e collegio nei vari posti e ha stabilito il latino, la filosofia, la musica, la teologia, le scienze naturali, le belle arti e il dramma come le materie fondamentali. E anche ha mandato la delegazione dei quattro ragazzi in Europa. Loro hanno ricevuto un caloroso benvenuto dappertutto e sono riusciti a essere concessi di un’udienza al Papa Gregorio XIII.

mercoledì 26 dicembre 2012

La storia di Samurai (45)

Sopra, il ritratto di Saverio
Sotto, la linea di navigaione che lui ha preso

Fondamentalmente, anche in questo periodo di Edo, la religione principale era il Buddismo, ma non era escluso lo Scintoismo come al solito. Inoltre, nella società di Samurai, Zhu-zi-xue (l’idea sviluppata dal Confucianesimo) occupava la posizione molto importante.
La società di Samurai era assolutamente quella verticale. Cioè, sul vertice della gerarchia è stato lo Shogun, e poi sotto di lui sono stati vari vassalli suoi e i Daimyo. E anche ogni Daimyo aveva i suoi vassalli. E ogni vassallo era il più potente nella sua famiglia (solitamente, la moglie e i figli erano obbligati a obbedire al capofamiglia).
“Essere fedele al signore e devoto ai genitori” era il più importante nella società di Samurai e questo modo di pensare era proprio derivato dal Confucianesimo. “Scommettere la vita per il suo signore” e “l’ordine del padre è tassativo”, queste due cose erano il nucleo dello spirito di Samurai.
Il governo di Tokugawa, pero, ha dovuto affrontare allora un nuovo problema religioso: Era cattolicesimo.
I giapponesi, dal tempo antico, avevano sempre comunicato con la gente asiatica come cinesi, coreani, indiani ecc, ma nell’anno 1549, loro hanno incontrato per primo con gli europei, cioè il gruppo missionario condotto da Francisco Xavier (Saverio). La comitiva, partendo da Goa (in India) in aprile 1549, in agosto dello stesso anno, è arrivata a Satsuma (la presente provincia Kagoshima , situata alla parte meridionale nell’Isola di Kyushu). Saverio pero, pensando che fosse meglio di propagare nella capitale, è andato a Kyoto ma non ne ha avuto successo e in via di ritorno a Kyushu, finalmente è riuscito a ottenere il permesso per la propaganda dal signore feudale della zona di Yamaguchi (situata nella parte dell’estremo ovest in Honshu).
Fino a questo momento, non sapendo bene l’abitudine del Giappone, lui non ha potuto attirare tanto interesse dei giapponesi e poi ha causato ogni tanto anche il contrasto con i buddisti. E alla fine, lui ha capito che non doveva mancare il regalo per il signore per la sua attività….
Dopo aver acquisito circa 500 credenti in Yamaguchi, lui, accorgendosi di nuovo dell’importanza di Cina per propagandare tutto nell’Asia, ha deciso di tornare una volta in Goa. E mentre stava provando ad andare in Cina (che non era tanto facile), si è ammalato e morto a 46 anni.

domenica 23 dicembre 2012

La storia di Samurai (44)


Due illustrazioni della processione di Daimyo

2)Il sistema di Sankinkoutai
Questo era il sistema adoperato da Tokugawa per controllare i Daimyo. Sankin significa “servire al governo shogunato” e Koutai, invece è “avvicendamento”.
Nonostante che ha vinto alla guerra di Sekigahara, Tokugawa non teneva il potere perfetto tutto in Giappone, o anzi si aveva sempre paure che alcuni Daimyo avessero intenzione di ribellarsi furtivamente. Per evitare questo caso potenziale, Tokugawa ha dovuto impostare i vari sistemi. Uno di questi era quello di Sankinkoutai.
Questo sistema era stabilito ufficialmente nell’anno 1635. Dopo di che, ogni Daimyo ha dovuto passare un anno a Edo per servire al governo a ogni due anni. Cioè dicendo in altre parole, loro (Daimyo) erano costretti a vivere a Edo e alla loro patria alternativamente ogni anno lasciando moglie e primo figlio di loro a Edo. Questo, naturalmente era per motivo che il governo ha voluto di tenerli come in ostaggio.
Andare a Edo e tornare al paese ogni anno era veramente di peso finanziario per Daimyo. Loro viaggio solitamente, preparando tante cose necessarie, era di lunga processione con tanti seguiti vassalli. Sulla strada principale per andare a Edo, erano preparati gli alberghi per loro chiamati “Honjin (il quartiere generale)” di alta qualità. Questo viaggio era veramente costoso a Ogni Daimyo. Inoltre, loro hanno dovuto spendere molto per mantenere la casa di Edo.
E poi, questo tipo di vita causava spesso una discordia fra i vassalli rimasti nel paese e quelli in Edo. Siccome la moglie ufficiale è stata sempre a Edo, ogni Daimyo teneva delle concubine al paese, quindi poteva anche causare qualche lotta per l’eredità tra i fratelli di madre diversa. Secondo i regolamenti di quest’època, se non ci fosse un figlio ereditario a Daimyo oppure succedesse qualche lotta intestina, il feudo era confiscato subito e di conseguenza, tanti vassalli, perdendo il lavoro, erano finiti in mezzo alla strada. Questi Samurai si chiamavano “Ronin”.
(A proposito, ancora adesso, i ragazzi cha non erano riusciti a superare l’esame di ammissione all’università o liceo, sono chiamati Ronin! Perché loro non appartengono a nessuna organizzazione.)

Comunque, fare spendere tanti soldi a Daimyo per non fargli risparmiare il fondo per il tradimento, era anche una delle politiche fondamentali di Tokugawa e si può dire che questa è andata molto bene. Inoltre, il governo ha ordinato ogni tanto di occuparsi dei lavori pubblici a Daimyo (soprattutto a Tozama). Riguardo a questi lavori, il governo non aiutava in nessun maniera, o anzi, in caso che un Daimyo non li potesse finire fino al giorno stabilito sarebbe accusato molto severamente.
Ne posso citare un esempio del feudo Satsuma come seguente:

A dicembre di 1753, dal governo al feudo Satsuma (la presente provincia Kagoshima), è arrivato un ordine di occuparsi alle opere di arginamento al fiume Kiso (che corre la parte centrale del Giappone). Questo posto era il punto di confluenza di 3 fiumi e si prevedeva molta difficoltà dei lavori dapprima, perché ci sarebbero voluti enorme mano d’opera e soldi. Naturalmente, tutte le spese erano addossate al feudo Satsuma, però era impossibile di rifiutarlo, seno Satsuma sarebbe stato rovinato dal governo.
Da febbraio di 1754, 947 uomini del feudo Satuma, sotto il comando del capogruppo Hirata (un ministro importante al feudo Satsuma), hanno cominciato a lavorare. Questo posto dei lavori era lontanissimo da Satuma, inoltre loro hanno dovuto preparare da soli tutte le cose necessarie includendo il rifornimento dei generi alimentari nella zona sconosciuta.
Come ho scritto prima, il governo non li ha dato nessun aiuto, o anzi, ha fatto perfino qualche ostruzione.
Comunque, le opere erano completate a maggio dell’anno prossimo con molto ritardo e il capogruppo Hirata, dopo averne vista la rifinitura, si è suicidato (con Seppuku) prendendo la risponsabilità del ritardo. Oltre a lui, 52 uomini si sono suicidati per protestare contro il governo, 32 uomini sono morti della dissenteria causata dal brutto ambiente e un uomo era ammazzato come il sacrificio umano prima di cominciare le opere. (quindi, i vittimi totali erano 86 persone!) E poi, le spese totali erano circa 30 miliardi (comvertiti in yen, naturalmente) e più di metà di ciò è rimasto debito al feudo Satsuma.
Circa 100 anni dopo, il feudo Satsuma ha adempito il ruolo principale per far cadere il governo shogunato. Alcuni studiosi dicono che, uno dei motivi se ne può trovare nel rancore per il fatto di questo momento.

martedì 18 dicembre 2012

La storia di Samurai (43)

Sopra, la scena dell'inchiesta della risaia
Sotto, la foto di una risaia

Nella nostra storia, da quando i Tokugawa hanno fondato il regime shogunato a Edo (presente Tokyo) fino al momento del crollo di questo feudalismo (cioè 1603 ~1867), si chiama il periodo di Edo. Il motivo che un potere politico ha durato cosi lungo tempo non è solo uno. Ora ne elenco alcuni fattori importanti ad uno ad uno.

1) Il sistema del ceto
Teoricamente è stato diviso in quattro categorie, cioè Samurai(includere dallo Shogun fino al fante), Contadini, Artigiani e Commercianti. Basando su Zhu-zi-xue (si chiama anche il nuovo Confucianesimo), si classificava prima la classe di Samurai, e i Contadini che erano incaricati del pagamento delle imposte e poi dopo gli Artigiani, e all’ultima (quarta) categoria, erano messi i Commercianti che non si erano occupati della produzione. Nel periodo di Edo, c’erano circa 300 feudi in Giappone, e se ne consisteva ognuno, di un governatore (il signore feudale, naturalmente anche lui era un Samurai) e i suoi vassalli (Samurai), e poi il popolo (Contadini, Artigiani, Commercianti ecc). Fondamentalmente, le imposte erano pagate dal riso e tutti i Samurai lo prendevano come lo stipendio. Ovviamente la gente non poteva vivere solo col riso, quindi, loro, tenendo la quantità da mangiare, ne hanno cambiato a soldi il resto. Questo cambiamento è stato fatto tramite un commerciante autorizzato, perciò, nonostante che fossero classificati all’ultima categoria, c’erano alcuni commercianti molto ricchi.
Siccome la base economica era il riso, la grandezza del feudo si esprimeva con l’unità della valutazione della terra chiamata “Koku”. Questo significa la produttività del riso e un Koku equivaleva circa 150 kg del riso. In altre parole, la grandezza della terra dipendeva dalla quantità della produzione del riso. In quest’època, i signori feudali che avevano più di 10000 Koku erano chiamati Daimyo. Il massimo feudo era Kaga(il vecchio nome della presente provincia Ishikawa e una parte di Toyama) che aveva un milione Koku, governato da Signor Maeda. Oserei dire che Tokugawa era anche un grande Daimyo che aveva 4 milioni Koku…

Per quanto riguardo a Daimyo, c’erano tre tipi. Uno era chiamato Shinpan (significa i parenti dello Shogun, anche loro erano i descendenti di Ieyasu), e altri due erano Fudai (Daimyo che erano già i vassalli di Tokugawa prima della guerra a Sekigahara) e Tozama (quelli che hanno seguito a Tokugawa dopo la guerra).
Shinpan e Fudai avevano il diritto di partecipare alla politica e poi se mai uno Shogun non avesse il figlio ereditario, lo era scelto fra tre Shinpan importanti, cioè Owari (presente Nagoya), Kishu (presente Wakayama) e Mito(si trova nella provincia Ibaragi).
Riguardo alla disposizione del territorio, Fudai era dato il feudo statisticamente importante, pero solitamente meno di 50000 Koku di grandezza. Alcuni Tozama, invece, lo avevano molto grande come il Signor Maeda. In poche parole, Tokugawa ha dato meno terra a chi aveva il potere politico, e a quello che non poteva partecipare direttamente alla politica, l’ha data di più.
Naturalmente, a questo periodo, esisteva ancora la società aristocratica centrando l’imperatore, ma era tanto più debole rispetto alla prima. Pagare il massimo rispetto all’imperatore, tuttavia renderlo meno potente possibile…..Questo era la politica fondamentale di Tokugawa.

giovedì 13 dicembre 2012

Intervallo (29)~Una vita di un Samurai~(2)

Uesugi Kenshin

Sopra, il ritratto di Uesugi Kenshin
Sotto, due foto di Gackt (cantante e attore giapponese) che ha interpretato la parte di Kenshin


Per quanto riguardo a Kenshin, ho già toccato un po’ nella sezione “La Storia di Samurai (36)”, ma questa volta ne vorrei scrivere un po’ più dettagliatamente. Kenshin(1530~1578) era un Daimyo che ha vissuto nel periodo dei regni combattenti. Lui era governatore in Echigo (la presente provincia Niigata) e veramente il genio di guerra. In quest’època, per l’alta classe di Samurai come lui, nonostante che fosse normale di avere tante donne e bambini per mantenere il sangue, lui non è mai sposato a vita. Il motivo non è ben chiaro, ma c’è una cosa sicura che lui si è creduto l’incarnazione di Vaisravana, una divinità indiana che era introdotta nel Buddismo come uno dei protettori di 12 punti fondamentali, cioè 8 direzioni, e più il cielo, la terra, il sole e la luna. Vaisravana è il protettore del nord e solitamente si rappresenta con la faccia arrabbiata, armato, calpestando i diavoli.

A proposito, non solo Vaisravana ma anche gli altri 11protettori si rappresentano generalmente in questa maniera. La faccia orribile e la figura armata, ambedue sono proprio per dimostrare il loro carattere che non avvicina nessun diavolo.

Siccome Echigo(dove abitava Kenshin) è situato a nord da Kyoto (dista circa 437km), lui ha voluto proteggere la capitale come questa divinità. Kenshin era l’uomo coraggioso, chiamato la tigre di Echigo oppure il drago di Echigo, ha fatto guerra tante volte, ma quasi tutti i casi suoi, era per salvare la gente che gli aveva chiesto l’aiuto oppure per difendere dagli invasori. Era stoico, l’uomo di giustizia e poi anche fedele per l’imperatore. Era possibile che questo carattere piuttosto puro gli avesse fatto a scegliere la vita del celibato. Infatti, quando Takeda era attaccato da due nemici e bloccato di trasporto del sale, Kenshin glielo ha mandato per salvare il popolo. Perché per Kenshin, Takeda era il nemico fatale, pero, il popolo del dominio di Takeda non c’entrava niente.
Questo episodio è molto conosciuto in Giappone e ancora adesso, noi usiamo ogni tanto il modo di dire che è “mandare il sale al nemico”. Kenshin ha amato molto di bere il Sakè e lui sempre l’ha bevuto da solo leccando il sale. Alcuni studiosi dicono che quest’abitudine gli avrebbe causato l’alta pressione e la morte improvvisa. In effetti, lui è morto a 49 anni a causa della apoplessia.
Allora, lui aveva quattro figli adottivi. Dopo la morte di Kenshin, sono successe solite liti domestiche fra loro, ma ha vinto un nipote suo e la famiglia Uesugi, nonostante che fosse nemica di Tokugawa nella guerra di Sekigahara, è sopravvissuta e durata fino all’età moderna.
Alla fine di questa sezione, Vi presento la sua ultima poesia in Kanji (ideogramma) e la traduzione in italiano a sotto:



La mia vita di 49 anni è come un sogno di una notte,
La prosperità della mia vita non è altro che un bicchiere di Sakè.

lunedì 10 dicembre 2012

La storia di Samurai (42)

Sopra, il ritratto di Ieyasu
Sotto, il castello di Edo
(il presente palazzo imperiale)

Era 1603, 12, febbraio in cui Ieyasu era dato il titolo dello Shogun ufficialmente. E due anni dopo, lui si è ritirato in Suruga (il vecchio nome di una parte nella presente provincia Shizuoka), dopo aver ceduto questa posizione a suo figlio Hidetada. Lui, pero, aiutando suo figlio (o anzi tenendo ancora il vero potere) ha combattuto due volte contro i Toyotomi, e dopo aver costruito la base del regime shogunato di Tokugawa, è morto in 1616. (stesso anno in cui sono morti Cervantes e Shakespeare!)
La sua tomba è stata prima a Kunouzan (una montagna situata in Shizuoka) e poi dopo era spostata a Nikko. Il suo mausoleo, chiamato Toshogu, si trova un po’ dappertutto in Giappone, ma quello di Nikko è il più famoso e importante.
Il nome “Toshogu” deriva dal titolo “Tosho Daigongen” che era dato a defunto Ieyasu dalla corte imperiale in 1617. “To” significa “l’est”, “Sho” è “illuminare”, “Dai” è “grande” e poi “Gongen” significa un Budda che è apparso in questo mondo provvisoriamente nella forma di una divinità.
(Sarà inutile di dire che “Gu” significa il tempio scintoista.)
Cioè, in questo caso Ieyasu era considerato come una divinità trasformata da un Budda e facendo cosi, la famiglia Tokugawa ha voluto dimostrare che loro erano di stirpe divina a tutto il popolo.

A proposito, il tempio scintoista Nikko Toshogu è costruito senza curarsi la spesa e ha la colorazione molto vivace. E poi, ricevendo l’influenza di Yin-Yang, era disegnato in modo che il Polaris se ne trovasse al centro fra due porte più importanti. Questa stella, in Cina, è stata considerata come il re in cielo dal tempo antico, e ovviamente anche i Tokugawa volevano stare come il Polars in terra. Questo tempio di Nikko, è talmente popolare in Giappone che si dice in un detto come seguente,
“Non dire Kekko(significa magnifico) finche tu non vedi Nikko”.
Sarà stessa storia a Vostro “Napoli”. Bruno Taut(famoso architetto tedesco), invece, ha detto che apprezzava molto di più Katsura Rikyu (una villa imperiale che si trova in Kyoto) anzi che Nikko, perché lui ha trovato la bellezza comune all’architettura moderna nella costruzione di Katsura.
Anche a me (sicuramente sono ignorante dell’architettura, quindi questo è solo un mio parere) sembra che il tempio di Nikko sia quasi un diluvio di colore e troppo pieno delle sculture. Nello stesso tempo, pero, ne trovo una massa d’energia di Samurai e il loro spirito che ci ha la fermezza di regnare il Giappone per lungo tempo d’ora in poi, come il grande governatore.

Torno al discorso principale. Tokugawa Ieyasu era veramente una persona molto paziente. Da bambino, spesso mandato a diversi Daimyo come l’ostaggio. Questo significava una situazione che non era strana se lui fosse ammazzato oggi oppure domani….E dopo essere cresciuto, nonostante che fosse stato alleato di Nobunaga, lui ha dovuto fare Seppuku a un figlio suo, dall’ordine di Nobunaga. E poi quando Hideyoshi è diventato il governatore, Ieyasu ha dovuto accontentarsi di restare al posto secondario. Alla fine di questa sezione, Vi presento un detto suo molto famoso come seguente,
“Una vita di una persona è come se camminasse una lunga strada, portando il carico molto pesante.”

giovedì 6 dicembre 2012

La storia di Samurai (41)

Sopra, il ritratto di Hideyori
Sotto, quello di sua madre

Hidetada, ma non ha potuto adempiere quello che aveva voluto suo padre. Nonostante che avesse attaccato il castello di Sanada con 38000 soldati (allora, Sanada si asserragliava nel castello con solo 2000 soldati), lui non è riuscito a far arrendersi e di conseguenza, quando lui è arrivato a Sekigahara, la guerra era già finita. Ieyasu si è arrabbiato molto con suo figlio, ma non c’era più nulla da fare.
Comunque, la guerra a Sekigahara è finita solo in mezza giornata, cioè il gruppo dell’ovest ha perso subito a causa dell’azione proditoria di un Samurai. Mitsunari e altri alcuni capi erano decapitati e inoltre, tanti Daimyo (signori feudali) resi erano espropriati di loro feudi. Anche Toyotomi Hideyori (figlio di Hideyoshi) non era altro che un Daimyo in Osaka. Con la morte di Mitsunari, anche il desiderio di Hideyoshi è scomparso cosi.
Ieyasu, pero, non volendo farsi vedere troppo ambizioso agli occhi di tutti i signori feudali, ha fatto sposare sua nipote di 7 anni con Hideyori (di 11 anni) in 1603. Naturalmente questo era una specie di misure accattivanti per Hideyori e soprattutto per madre sua (favorita di Hideyoshi) e poi anche per dimostrare a tutti, che lui faceva caso del figlio di Hideyoshi.
E poi Ieyasu, nello stesso anno, ha chiesto alla corte imperiale di darsi il titolo di Shogun. E appena l’ha ottenuto, ha fondato il regime shogunato a Edo. Cosi, è nato il terzo(e ultimo) governo shogunato dalla famiglia Tokugawa, che è durato circa per 260 anni. (fino a 1867)
Ieyasu, tuttavia, era l’uomo molto furbo, paziente e riflessivo. Osservando la crescita di Hideyori, a lui sembrava man mano che questo ragazzo potesse diventare un grosso ostacolo per futuro del suo regime. Ieyasu, quindi, ha cominciato a fare pressione su Hideyori e sua madre, con le diverse maniere. Facendo cosi, lui aspettava il momento che quella madre orgogliosa di Hideyori, perdendo la pazienza, attaccava guerra a lui. Ieyasu era l’uomo che mai attaccava qualcuno da lui prima. In questo modo di fare, lui ha potuto tenere bene in pugno il sentimento della gente.
Alla fine, in 1614 è successo il conflitto armato fra Toyotomi e Tokugawa e Ieyasu ha attaccato il castello di Osaka. Siccome questo era la fortezza molto sicura, lui non ha potuto prendere l’assalto completamente. Perciò, lui ha proposto di concludere un accordo e i Toyotomi l’hanno accettato. Nel frattempo, Ieyasu, approfittando l’occasione dello scambio di opinioni, ha tappato velocemente il fossato.
E l’anno prossimo, a estate, lui ha attaccato di nuovo il castello di Osaka e l’ha fatto cadere. Hideyori e sua madre si sono suicidati, e cosi, la famiglia Toyotomi era sterminata.

lunedì 3 dicembre 2012

La storia di Samurai (40)

Sopra, la scena di battaglia a Sekigahara
Sotto, il monumento di questo campo di guerra

“Per favore, guardate bene mio figlio e lo proteggete in maniera che lui diventasse il governatore del Giappone come il mio successore.”
Questo erano le ultime volontà di Hideyoshi per i cinque vassalli suoi più importanti. Naturalmente Ieyasu era uno di questi, o anzi, lui era il personaggio più influente fra tutti. In questo momento, il figlio di Hideyoshi, chiamato Hideyori, era ancora bambino di 6 anni, quindi, era naturale che il vero potere politico era passato alla mano di Ieyasu.
Alcuni vassalli, pero, n’erano rimasti mali. Soprattutto, a Ishida Mitsunari, coltivato da Hideyoshi da giovane, sembrava che la posizione del governatore fosse rubata da Ieyasu. Lui Mitsunari, essendo ricevuto dei favori speciali da Hideyoshi, non ha potuto sopportare questa realtà.
E in 1600 (2 anni dopo la morte di Hideyoshi), Mitsunari ha raccolto un’armata e ha combattuto contro Ieyasu nella zona di Sekigahara, situata nella presente provincia Gifu, quasi centro del Giappone. Siccome i soldati di Mitsunari erano principalmente originari di regione occidentale del Giappone, la sua armata si chiamava il gruppo dell’ovest, invece quella di Ieyasu, il gruppo dell’est. Numero totale dei soldati di quello era 83200 e di questo era 88880. Mitsunari era il governatore di Oumi (presente provincia Shiga, vicina a Kyoto), mentre Ieyasu dominava Edo (vecchio nome di Tokyo) e i suoi dintorni.
Ieyasu è partito per l’ovest alla testa del grosso dell’esercito passando la strada di Tokaido, invece suo figlio Hidetada era incaricato di passare l’altra strada chiamata Tosando alla testa di 38000 soldati.
A quest’època, c’erano sette strade principali in Giappone e quelle summenzionate erano due su queste.
A proposito, Tokaido è la strada che collega Tokyo e Kyoto costeggiando l’oceano pacifico. E ancora adesso, si considera come la strada più importante ed è conosciuta anche dove il famoso Shinkansen (alias il treno proiettile) ha proceduto per primo in 1964. Invece Tosando (dopo è cambiato il nome a Nakasendo) è la strada che passa la parte interna ed era chiamata nel vecchio tempo “la strada nelle montagne”. In Giappone, paese cosi montagnoso, questa strada è chiamata anche quella secondaria, rispetto a Tokaido.
In via di Tosando, c’era il castello protetto dalla famiglia Sanada, forte nemico di Tokugawa. Secondo l’idea d’Ieyasu, Hidetada doveva far arrenderselo prima, e poi unirsi al grosso dell’esercito quanto possibile presto.