sabato 28 gennaio 2012

Intervallo (8) La religióne ~3~

Sopra, Budda Sakya Muni
e
Sotto, Bodhisattva Kannon


Sopra, il tèmpio buddista Byodoin
costruito da Fujiwara Yorimichi (fìglio di Michinaga)
per realizzare il Jodo in questo mondo



Riguardo alla féde dei nòbili nell'època di Heian, vorrei menzionare un po più dettagliataménte. Allora vediamo il caso di Fujiwara Michinaga (padrone di Murasaki Shikibu) come un esèmpio. Lui fu nato come il quarto fìglio del primo ministro, però siccome i suoi fratelli maggiori erano morti abbastanza presto lui riuscì a diventare il succesóre della posizióne di suo padre. Dopo di che, il suo potere era sempre più ingrandito fino a paragonarsi alla luna piena in Waka (come ho scritto nell'Intervallo 6).
A propòsito, in questa època il Buddismo appartenne al ceto aristocràtico (in cui ovviaménte fu inclusa anche la famìglia imperiale) e la gente di questa classe principalménte aveva fede in Budda Amitabha, Bodhisattva Miroku (Maitreya) e Bodhisattva Kannon (Avalokitesvara). Questo Bodhisattva si potrebbe tradurre la persona che vuole studiare la strada per diventare Budda e s'interpreta sempliceménte la persona che sta nello stàdio di Pre-Budda. Infatti in Giappone lui (Bodhisattva) si chiama anche Budda in senso lato.
Sul Budda Amitabha, come ho già scritto un po' nell'Intervallo 5, si crede che ci porti al suo Jodo (il mondo puro di assoluto àgio) dopo la morte. Il Kannon, contrariaménte si crede che ci rechi beneficio in questo mondo. Questo Kannon è considerato che simboleggia la grande misericòrdia e non appena che ascolta la voce del popolo che gli chiede l'aiuto tende la mano cambiando la forma secondo l'oggetto da salvare. Invece Miroku si crede che apparirà in questo mondo quando saranno trascorsi 5670000000 anni dopo la morte di Budda Sakya Muni (Gotama Siddhartha). Perciò lui sta facendo adesso l'addesrtaménto per diventare Budda nel cielo "Tusita". Quindì Amitabha si può dire che è il Budda ci salva dopo la morte, Kannon ci libera dal dolóre di questo mondo e poi Miroku è un salvatóre in futuro.
All'època di Heian, si credeva che la gente tanto più compiva del bene quanto più si salvava mèglio. E il "bene" in questa època significava costruire il tèmpio buddista, la stàtua di Budda e il tùmulo per seppellire il sutra trascritto da se stesso.
All'anno 1621 era scoperto quello tùmulo di sutra costruito da Fujiwara Michinaga, quindì possiamo leggere la frase incisa sul tubo in cui fu messo il sutra di suo pugno. È pròprio la frase di desidèrio suo e il tenore è più o meno così;
Io, Fujiwara Michinaga, oggi seppellisco qui 15 ròtoli di sutra che ho trascritto dopo di aver fatto la purificazióne. Il sutra di Amitabha è per agevolare la mia morte e per andare al Jodo dopo quando sarò smesso di respirare. Invece il sutra di Miroku è per incontrarlo in futuro a questo posto, perché in momento dell'apparizióne di Miroku io anche vorrei essere presente qui per ascoltare la sua prèdica. Fino a questo punto, starò nel Jodo tranquillaménte. Per realizzare questo desidèrio ho fatto questo bene.
Lui anche credeva in Kannon per ottenere tanti benefici (questo era realizzato quasi completaménte), e  Amitabha per la felicità dopo la morte e poi Miroku per il futuro.

Che avidità stupefacènte!

Lui fu morto di diabète a 62 anni e si dice che lui ebbe voluto legare le sue dita a qulle della statua di Amitabha in modo che potesse andare al Jodo sùbito dopo di essere spento. Però secondo uno studioso, la sua morte non sarebbe stata tanto agévole....

lunedì 23 gennaio 2012

La Storia di Genji, il prìncipe splendente (39)

Sopra, due fìglie di Hachino Miya e le loro ancelle
e
Sotto, Kaoru che va a Uji a cavallo


Hachino Miya, però, non era che non voleva Kaoru a suo gènero. O anzi, lui sarebbe stato contento se una di due fìglie avesse sposato Kaoru. Perché Hachino Miya, tanto più conosceva il caràttere sèrio di Kaoru, quanto più lo considerava piacévole. Ma, pensando che Kaoru lo visitava per consultarsi con lui a propòsito del Buddismo, Hachino Miya esitava a parlargli dell'argoménto così popolare. Mentre invece Kaoru, dopo di aver intravisto le due fìglie, aveva chiesto a Ohi Kimi di tenere un po' di compagnia a lui. Ma siccome lei era troppo modesta e prudente non volle mai accettare il suo desididèrio.
A questo moménto apparì un'ancella vècchia per parlare con lui al posto di Ohi Kimi. Lei era la fìglia della nutrice di Kashiwagi e insinuò che volesse comunicare qualche cosa a Kaoru. Lui presunse sùbito che cosa intese lei, quindì promettendo un'altro giorno, se ne andò via. Perché lui volle parlare con lei dove non c'era nessuno intorno.
Dopo alcuni mesi, quando Kaoru incontrò di nuovo quell'ancella vècchia a Uji, sentì tutto il segreto di suo padre da lei. E poi, lei gli diede anche le disposizióni testamentarie di Kashiwagi. Kaoru ne aveva già supposto fino a un certo punto, ma pure lui era colpito molto vedendo il manoscritto del suo vero padre. Dopo di che, lui visitò sua madre, però non le poté dire che già ebbe saputo il segreto della nàscita. Unica cosa che lui poté fare era chiuderlo tutto nel suo cuore.

Comunque, riguardo al caràttere di Kaoru è descritto molto diverso dagli altri personaggi di questo romanzo, sopratutto rispetto a Genji lui è quasi contràrio, cioè molto più sèrio e prudente. E il caràttere di Genji che amò le avventure amorose è succeduto pròprio a Niou, nipote di Genji.
E poi anche il caràttere di Ohi Kimi non è di quella donna normale dell'època di Heian. Lei aveva già 25 anni, e poi la sua sorellina ne aveva 23. Come potete immaginare sùbito, ambedue queste età sono molto più tardi da sposare per le donne di questa època. Sopratutto Ohi Kimi è descritta come una donna che non desidera sposare mai. Invece la sua sorellina è descritta un po' più realistica. Questa sorellina si chiama "Nakano Kimi (significa la principessa mediana)", perché adesso loro stanno a due, ma dopo apparisce la terza fìglia chiamata Ukifune, di madre diversa.

giovedì 19 gennaio 2012

La Storia di Genji, il prìncipe splendente (38)

Sopra, il fiume Uji coperto un po' di nébbia


Sopra, Biwa (liuto orientale)
e
Sotto, una donna che suona Koto


Questa notte, era assente Hachino Miya, perché lui era stato chiuso in un tèmpio buddista sulla montagna per dedicarsi a pràtiche ascètiche per sette giorni. Allora, due fìglie, per distògliersi dalla mancanza di loro padre, suonavano lo struménto musicale Biwa (una spècie di liuto orientale che somìglia al mandolino in forma) e Koto (lira orizzontale) ogni tanto chiaccherando sottovóce.
Siccome la mùsica era bella e loro modo di parlare era tanto piacévole, Kaoru era veraménte incantato dalla eleganza di loro, sopratutto da Ohi Kimi. Però appena che un servitóre si avvicinava per far sapere la visita di Kaoru a loro, avevano smesso di suonarla. A Kaoru dispiaceva moltissimo questa cosa. Ma a questa època, le donne nòbili non dovevano nemmeno far sentire loro esecuzione musicale agli sconosciuti. Perciò due fìglie si vergognavano molto pensando che Kaoru l'avesse sentita caso mai.
A propòsito, Hachino Miya le avevano cresciuto in segreto, volendo nasconderle dal pùbblico. Per un prìncipe (sopratutto quello che non era potènte come lui), il matrimònio della fìglia era grosso problema. Avendo il dovere di mantenere la nobiltà di sangue, non poteva farla sposare sconsigliataménte con un cortigiano (anche se era nòbile), ma neanche tanto fàcile di trovare il compagno internaménte, perché il mùmero degli uomini nella famìglia imperiale era limitato.
Una volta anche Suzaku, per riguardo a sua fìglia Onna Sannomiya, ebbe lo stesso problèma. Cioè, ci furono tanti nòbili (includendo Kashiwagi) che ebbero chiesto la mano di quella prìncipessa, però Suzaku non ebbe voluto farla sposare con loro, perché gli sembrò che nessuno di loro fosse stato adatto allo sposo della prìncipessa. E, dopo tanti pensieri, lui aveva scelto Genji....
Hachino Miya, che era ovviaménte molto meno potente rispetto a Suzaku di allora, aveva molto paura che sue fìglie, anche se fossero sposate,  conducessero la vita infelice non essendo trattate bene da loro marito. In caso della donna nòbile, se casomai lei non avesse un protettóre potente, spesso le sarebbe capitata la sfortuna di questo gènere. Sopratutto per le donne della famìglia imperiale, diventare lo zimbello era una cosa da evitare assolutaménte. Lui sene preoccupava più di tutto.
Comunque, Hachino Miya aveva molto fidùcia a Kaoru, come l'amico medesimaménte animato dal Buddismo. Quindì aveva cominciato a pensare d'affidare il futuro di due fìglie a lui, non intendendo per il fidanzaménto.

N.B
Koto è l'altro nome di Sou che era il giusto nome nell'època di Heian. Ma, dopo l'età premoderna il nome Koto è diventato più popolare (anche adesso). Quindì lo chiamo così anch'io.

lunedì 16 gennaio 2012

La Storia di Genji, il prìncipe splendente (37)

Sopra, due fìglie di Hachino Miya
e
Sotto, Kaoru che le sta intravedendo


In quei tempi, c'era un prìncipe vécchio chiamato Hachino Miya (significa l'ottavo prìncipe, fratello gióvane di Genji di madre diversa).  Siccome lui era stato una volta nella parte oppósta di Genji (ma non volontariaménte, era stato solo sfruttato dal potere opposto), ormai era quasi abbandonato da tutti e viveva con due fìglie molto solitàriamente. Sua móglie era morta appena dopo di aver partorito la seconda fìglia, quindì lui le doveva crescere da solo.  Naturalménte c'erano nutrice e dame di compagnia ma loro anche andavano via man mano, sapendo che non c'era niente da sperare in questa casa.
Lui voleva diventare mònaco, però pensando del futuro di due fìglie, non ne poteva decidere. Nel frattèmpo, la sua casa era bruciata per sfortuna. Allora, gli sembrava che la sua vita stava peggiorando sempre di più. Alla fine, lui decise di trasferirsi nella villa di Uji, che era l'unica casa rimasta a lui. Ovviaménte per un nòbile come lui che fu cresciuto in città di Kyoto da pìccolo, non era molto fàcile di decidere questo tipo di taslòco. Ma nello stesso tempo, lui sperava che, facendo così, ci sarebbe stata più possibilità di avvicinare alla vita religiósa.
A propòsito, Uji si trova circa 13km sud di Kyoto e in questa època era il posto di villeggiatura per i nòbili.
Ma l'abitazióne di Hachino Miya era molto sémplice o anzi quasi pòvera, e trovandosi lungo del fiume Uji, non si sentiva che il suono impetuóso dell'onda e del vento sia giorno che notte. Lui passava la vita lì con le due fìglie come un'eremita.
Sentendo questa notìzia, un giorno Kaoru lo visitava. Perché lui voleva chiedere le varie istruzióni del buddismo a Hachino Miya. Lui trattava Kaoru con ospitalità cordiale e così, erano stati rinsaldati i vìncoli d'amizìzia fra loro due.
Erano passati tre anni. Una notte nebbiósa, a Kaoru capitò di intravedere le due fìglie qnando ebbe visitato la casa di Hachino Miya e dopo di che, lui si era innamorato della fìglia maggiore chiamata Ohi Kimi (significa pròprio la prìncipessa grande).

venerdì 13 gennaio 2012

La Storia di Genji, il prìncipe splendente (36)

Sopra, i diversi tipi dell'incenso
e
Sotto, alcuni incensièri


Genji aveva trascorso gli ultimi 2,3 anni della sua vita in un tempio di Sagano (la parte occidentale di Kyoto) e lì aveva lasciato qusto mondo. (Ma riguardo alla morte di Genji, non c'è scritto niente il dettàglio nel romanzo. Ne è toccato molto leggerménte in modo che si possa capire stentataménte questo fatto.)
Dopo di che, erano passati ancora alcuni anni. Niou no Miya (il nipotino di Genji) e Kaoru (il fìglio di Onna Sannomiya) avevano compiuto l'età da celebrare il loro debutto in società tutti i due. Loro erano gli amici d'infanzia  ed anche i rivali amichévoli.
A propòsito, Niou e Kaoru ambedùe significano il buon profumo. Kaoru profumava sempre da natura, quindì si chiamava (il signore di) "Buon profumo". Invece Niou no Miya (significa il prìncipe di buon profumo), avendo la rivalità a Kaoru, si metteva del profumo molto elaborato, quindì lui era anche chiamato così. In questa època, era stata una etichétta indispensàbile di mettersi del profumo per i nòbili. Loro avevano ottenuto i vari profumi (tipo d'incenso) e indossavano il vestito affumicato da incenso. E poi ogni tanto si divertivano "Ko Awase", che era una spècie di gioco nella loro classe. Cioè loro, portando ogniuno alcuni incensi, si radunavano in una stanza e un'esperto accertava quello di prima qualità fra tutti gli incensi. In questo caso, il migliore incenso doveva avere non solo il buon profumo ma anche la iscrizióne di alto valóre.
Ormai in Giappone, non c'è più la classe nòbile naturalménte ma ci sono ancora le genti che si divertono "Kodo (La strada dell'incenso)", che significa una arte da ammirare i diversi profumi dell'incenso.
Comunque, Niou (d'ora in poi io lo chiamo così, perché Niou no Miya è un po' troppo lungo) era un uomo molto appassionato, mentre Kaoru era prudente e abbastanza introspettivo. Perché lui da pìccolo percepiva vagaménte il segreto della sua nàscita, però non sapeva a chi ne poteva domandare. Sua madre fu diventata mònaca nella età molto gióvane e questo fatto gli diede l'afflizióne più grave, ma lui non osava menzionare il suo dùbbio alla madre per non tormentarla più.
Infatti Kaoru, essendo un po' stanco della vita del mondo, aveva sempre nel cuore un certo tipo d'interesse per il mondo buddista.
Così cominciano gli ultimi 10 capìtoli di Uji in questo romanzo.

domenica 8 gennaio 2012

La Storia di Genji, il prìncipe splendente (35)

Uomo e donna che suonano il flàuto travèrso e Koto (lira orizzontale) insieme

Sopra, il ritratto di Murasaki Shikibu
Sotto, quello di Fujiwara Michinaga


Dopo di essere ammalata graveménte alcuni anni fa, Murasaki non era stata tanto bene. Lei ogni tanto chiedeva a Genji il permesso di entrare nella vita religiósa, però lui le diceva sempre di no.
D' estate in cui Genji ebbe 51 anni, (quindì Murasaki avrebbe avuto circa 45 anni) la malattia di Murasaki era peggiorata. Perciò quando l'imperatrice Akashi e suo fìglio (il terzo prìncipe, chiamato Niou no Miya) l'avevano visitata, Murasaki li mandò alcune Waka dell'addio con disinvoltura e poi a Niou no Miya ragalò il palazzo Nijouin (il vècchio palazzo di Genji che era regalato a Murasaki).
Perché Murasaki aveva curato l'imperatrice Akashi da pìccola come la madre adottiva, quindì lei còccolava anche Niou no Miya come suo nipotino.
In autunno, alla fine, Murasaki era morta come se fosse scomparita la rudiada. Genji era veraménte in uno stato di stordiménto e si pentiva molto che non aveva dato il permesso di diventare mònaca a Murasaki.
"Forse non sarà ancora troppo tardi..." Pensando così, lui chiese a Yugiri di preparare tutta la procedura necessària per farla diventare mònaca.
Yugiri vide la sua faccia per la seconda volta. Qnando l'ebbe vista per primo, lui fu rimasto incantato davanti alla bellezza sua. Invece questa volta, era bella nello stesso modo però non era altro che una màschera mortuària. Gli era dispiaciuto moltissimo che non aveva mai potuto sentire la sua voce. Non solo lui ma anche tutta la gente intorno a Murasaki piangeva la sua morte. Naturalménte, l'afflizióne di Genji era incomparabilménte forte. Lui era talménte confuso e distratto che non voleva incontrare nessuno tranne pochi parenti.
Era passato un'anno. Dopo di aver fatto celebrare una funzióne per il primo anniversàrio della morte di Murasaki, Genji era profondaménte emozionato pensando che era finita anche la sua vita in questo moménto. E cominciò a preparare per diventare mònaco....

Fino qui, la storia in cui si descrive Genji come il protagonista è finita. Questo capìtolo è titolato "Maboroshi (significa Illusióne)" e non c'è scritta la fine di Genji.  È suggerito solo che lui entrerà nella vita religiósa. Invece prossimo capìtolo è titolato "Kumogakure (significa Nascondersi dietro la nùvola)" ma lo è vuoto. Quindì non si sa bene  se questo tìtolo fosse messo sin dall' inìzio dall'autrice o aggiunto da qualcuno altro.
Kumogakure si può interpretare "morire" in senso figurato, quindì alcuni studiosi dicono che sarà stato messo questo tìtolo per allùdere alla morte di Genji.
Ma come mai è lasciato vuoto? Tutto è avvolto nel mistèro ed ormai è impossìbile di chiarirlo.
Comunque, dalla pròssima volta comincia la nuova storia della prima e seconda generazióne di Genji.

mercoledì 4 gennaio 2012

La Storia di Genji, il prìncipe splendente (34)

Era passato un anno da quando Kashiwagi fu morto. Mentre visitava Ochiba spesso, Yugiri era cominciato a innamorarsi di lei. Un giorno, la madre di Ochiba gli diede un flàuto traverso, il ricordo di Kashiwagi.
Yugiri aveva molti figli, quindì la sua casa era sempre popolosa e lui trovava ogni tanto la grande differenza tra la vita di se stesso e quella di Ochiba. Lui amava sua móglie certaménte, però passando tanti anni con lei, lui si accorgeva che si erano troppo abituati alla vita quotidiana ambedue e perdeva un po' interesse per compagno a vicenda. Invece Ochiba viveva solo con sua madre nell'ambiènte calmo e solitàrio in una certa nobiltà e questo fatto gli dava una impressióne molto gradévole.
Una notte, Yugiri aveva sognato Kashiwagi. In questo sogno, lui chiese a Yugiri di dare il flàuto traverso ad un'altra persona. Ma Yugiri non capì chi fu questa "altra persona". Allora lui visitava suo padre e raccontava tutto, cioè non solaménte la storia del flàuto ma anche quello strano testaménto di Kashiwagi.
Genji, non menzionando l'argoménto del testaménto, solo voleva prendere il flàuto in custòdia, perché lui capiva che Kashiwagi aveva voluto darlo pròprio a suo fìglio (il bambino della principessa).
Yugiri, per primo visitava Ochiba solo dalla gentilezza. Quindì, lei e sua madre lo ringraziavano molto. Ma man mano cambiava la sua aria, cioè cominciava a dimostrare la sua affezióne a Ochiba. Invece lei credeva che sarebe stato brutto per una principessa se si fosse sposata due volte. Lei se ne tormentava molto e anche sua madre era uguale. O anzi la cosa andava peggio, perché la madre si era ammalata per le preoccupazióni di sua fìglia e alla fine era morta.
Yugiri celebrava il funerale per la madre in pompa magna come se fosse stato il capo della famìglia. Allora Ochiba era messa alle strette via via e quando Yugiri la sollecitava abbastanza impetuosaménte lei non riusciva a dire di no.
Dopo di che, Ochiba voleva seguire sua madre oppure almeno entrare nella vita religiósa. Però le ancelle sue la dissuasero accanitaménte e la consigliavano di sposarsi con Yugiri. Perché lui era veraménte un padróne dégno di fidùdia per loro.
A propòsito, la denominazióne "Ochiba (signifia la fóglia caduta sulla terra)" deriva da una Waka fatta segretaménte da Kashiwagi. Lui, essendo innamorato troppo di quella principessa Onna Sannomiya, non curava tanto sua móglie. E ha fatto questa Waka che significa;
Come mai ho scelto una Ochiba anziché la fóglia bella come l'ornaménto sui capélli, anche se gli àlberi originali abbiano lo stesso valóre?
Cioè, lui ha paragonato sua móglie a una Ochiba e si è lamentato di aver sposato questa anziché quella sorellina più bella la cui madre aveva il sàngue più nòbile. Ovviaménte questa denominazióne "Ochiba" è il tèrmine di discrédito, quindì nel romanzo lei non è mai chiamata in questa manièra. Solo i pòsteri l'hanno chiamata così per praticità.
Invece Yugiri significa la nébbia di sera e anche questa denominazióne deriva da una Waka che lui ha mandato a Ochiba. Il riassunto di questa Waka è;
Già è cominciato a scendere la nébbia e ho paura di perdere la strada di ritorno.
In altre parole, lui le ha fatto appelle il suo desidèrio di stare con lei tutta la notte.